Roma, corteo pro Palestina: scontri fra manifestanti e polizia

Roma, corteo pro Palestina: scontri fra manifestanti e polizia
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Il Faro online INTERNO

Fotogramma – Si stanno verificando scontri al corteo pro Palestina non autorizzato di Roma. I manifestanti hanno lanciato bottiglie, bastoni e bombe carta. Nel tentativo di passare e fare il corteo, non autorizzato, si sono scagliati contro i blindati della polizia che, prima ha usato lacrimogeni e idranti, e poi li ha caricati. “Corteo, corteo”, “fateci passare” hanno urlato, gettando anche un cartello stradale contro le forze dell’ordine che hanno risposto con lacrimogeni e idranti. (Il Faro online)

Se ne è parlato anche su altre testate

Prima la calma apparente poi gli scontri innescati da gruppi di infiltrati, antagonisti prevalentemente del Nord Italia, arrivati da Padova, Torino e spalleggiati anche da ultrà dei centri sociali napoletani e da anarchici vicini agli ambienti universitari romani. (ilmessaggero.it)

"Siamo qua per piangere i nostri morti e abbiamo diritto di farlo, sono 76 anni che il nostro popolo ha subito massacri, pulizia etnica, deportazioni". Roma, 5 ott. (il Dolomiti)

I guai sono arrivati tutti insieme e tutti alla fine. La carica di alleggerimento è durata lo spazio di pochi minuti, poi dalle retrovie è avanzato un altro gruppo di manifestanti (anche qui nell’ordine delle poche decine) che ha dato vita a una sassaiola corredata da petardi e lì la risposta delle forze dell’ordine è stata più veemente: lacrimogeni, idranti sparati non in orizzontale ma dall’alto e infine una carica più dura, arrivata fino alla metà del piazzale. (il manifesto)

Eh no, Repubblica: questo video mostra che non puoi titolare così

Dopo un confronto con le forze dell’ordine per assicurare che non c’è volontà di arrivare allo scontro, gli organizzatori si rivolgono ai manifestanti per dichiarare la fine del corteo. Un tentativo inutile per placare gli an… (L'HuffPost)

E, nonostante l’ingente schieramento di polizia, hanno deciso di muovere in corteo dietro allo striscione “Palestina e Libano uniti: fermiamo il genocidio con la resistenza”. Nonostante la pioggia, già dalle ore 13 migliaia di persone, tra cui moltissimi studenti, si sono ritrovati nel piazzale delle Piramide cestia. (L'INDIPENDENTE)

Gli organizzatori pretendono di muoversi in corteo lì dove è stato loro precluso, provano a trattare con le forze dell’ordine e poi cercano di prendersi con la forza quello che ritengono un loro diritto. (Nicola Porro)