Cronaca dalla manifestazione pacifica di oggi pro Palestina

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
left INTERNO

Non ci arrendiamo. Il movimento pacifista sta progettando una giornata nazionale che si terrà il 26 ottobre per un più complessivo passo del movimento nonviolento Pro Palestina Sulla manifestazione pro Palestina che si è svolta il 5 ottobre sarà necessario fare un ragionamento più approfondito nei prossimi giorni, ma a caldo alcuni punti sono, ad avviso di chi scrive, fondamentali, da chiarire subito. (left)

Se ne è parlato anche su altri giornali

E di quanto accaduto sabato 5 ottobre a Roma si discute a In alter parole, la trasmissione di Massimo Gramellini in onda su La7, dove tra gli ospiti figurava Giovanna Botteri, che era presente nella piazza degli scontri. (Liberoquotidiano.it)

Pali divelti, sampietrini abbandonati sulle strade dopo essere stati rimossi e usati come pietre, tavolini e sedie rovesciati, cocci di bottiglie per terra. (Repubblica Roma)

Capofila della manifestazione sono l'Udap, Unione Democratica Arabo-Palestinese, i Giovani Palestinesi Italiani e il Centro Culturale Habdala Ali che già dai giorni scorsi con una serie di comunicati hanno rivendicato la loro volontà di manifestare ad ogni costo. (il Giornale)

Prima la calma apparente poi gli scontri innescati da gruppi di infiltrati, antagonisti prevalentemente del Nord Italia, arrivati da Padova, Torino e spalleggiati anche da ultrà dei centri sociali napoletani e da anarchici vicini agli ambienti universitari romani. (ilmessaggero.it)

Una chiamata per ringraziare le forze dell’ordine ed esprimere solidarietà agli agenti feriti nel corso del corteo non autorizzato di sabato pomeriggio a Roma. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a manifestazione conclusa, ha telefonato al Capo della Polizia, Vittorio Pisani. (Repubblica Roma)

Ringrazio il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, il capo della Polizia e tutti gli uomini e le donne che ogni giorno lavorano per garantire la nostra sicurezza. (Governo)