140 aziende nella blacklist USA, Cina blocca export di componenti chiave
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La tensione tra Stati Uniti e Cina sul fronte tecnologico raggiunge un nuovo picco. Il Dipartimento del Commercio americano ha annunciato un'ulteriore stretta sulle esportazioni di tecnologie cruciali verso la Cina, inserendo oltre 140 aziende cinesi nella cosiddetta entity list. Questa mossa, la terza in poco più di un anno, limita drasticamente la capacità delle imprese statunitensi di vendere componenti e tecnologie avanzate alle aziende cinesi inserite nella lista nera, a meno di ottenere specifiche esenzioni. (Tom's Hardware Italia)
Su altri giornali
Mentre l’America di Donald Trump si prepara alla seconda fase della guerra commerciale con la Cina, l’amministrazione Biden continua la sua lotta per difendere la produzione di microchip ed evitare che Pechino abbia accesso alla tecnologia. (ilmessaggero.it)
La decisione mira a limitare l’accesso della Cina a tecnologie avanzate, considerate cruciali per la sicurezza nazionale americana. (Cyber Security 360)
La Cina ha annunciato lo stop "con effetto immediato" all'export verso gli Stati Uniti di componenti chiave per la produzione dei microprocessori. (Sky Tg24 )
Ecco cosa sta succedendo (CorCom)
E ha messo nel mirino una serie di metalli strategici, di importanza cruciale non solo nelle applicazioni hi-tech ma anche nell’industria della difesa. Stiamo parlando di gallio, germanio e antimonio, per cui Pechino ha annunciato lo stop immediato alle esportazioni negli Usa: una “vendetta” annunciata poche ore dopo l’ennesima stretta di Washington sul fronte dei microchip. (Il Sole 24 ORE)
Se la parola d’ordine di Trump è “dazi”, è assai improbabile che la sua politica nei confronti di Pechino si limiterà all’imposizione di pesanti tariffe sulle importazioni Usa dalla Cina, magari per trattare un accordo sulla riduzione del deficit commerciale Usa nei confronti della Cina. (Contropiano)