Nel patto Meloni-Salvini i ruoli di Nato e Trump e no alla parola “riarmo”
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Non è stato così difficile, in realtà. Perché in nome di Donald Trump le posizioni tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini sul riarmo, sul sostegno all’Ucraina, sul percorso di pace, sono più vicine di quello che sono sembrate nella quotidiana e voluta drammatizzazione politica dell’ultima settimana. E così le bozze della risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni della premier alla vigilia del… (La Stampa)
Ne parlano anche altri giornali
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alle 14.30 parlerà in Senato in vista del Consiglio europeo. Il focus della comunicazione sarà dedicato ad evitare ogni rischio di una divisione dell'Occidente, sia sulla crisi ucraina che nella partita dei dazi. (LA STAMPA Finanza)
La maggioranza, alle prese con la mina Salvini, cerca un compromesso al ribasso. Nell'opposizione, invece, è ormai tutti contro tutti (LA NOTIZIA)
«Aggressione», per esempio: Meloni la ha ripetuta ogni giorno per due anni e mezzo a proposito dell’invasione russa dell’Ucraina. Più che con la penna, la premier e i capigruppo incaricati di stilare la risoluzione unitaria di maggioranza hanno lavorato col bianchetto. (il manifesto)

Non si arriverà alla formula di maniera «udite le comunicazioni della presidente del Consiglio, le si approva», perché significherebbe mettere il timbro sulle tante divergenze di vedute che si registrano da settimane all'interno della coalizione di governo. (il Giornale)
Insistere solo sulle parti condivise da tutti. Annacquare. (Il Fatto Quotidiano)
ROMA Fumata bianca. La maggioranza trova un’intesa sulla risoluzione da votare oggi, quando la presidente del Consiglio Giorgia Meloni - dopo tre mesi di assenza dalle aule parlamentari - tornerà ad affrontare l’emiciclo del Senato per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo in agenda giovedì e venerdì a Bruxelles. (ilmessaggero.it)