Il Riarmo spacca destra e sinistra e Meloni sceglie la mini-risoluzione

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LA NOTIZIA INTERNO

La maggioranza, alle prese con la mina Salvini, cerca un compromesso al ribasso. Nell'opposizione, invece, è ormai tutti contro tutti Tutti allegramente divisi sull’Ucraina. E tutti alla ricerca di una mediazione interna, per non farsi troppo male. È la situazione che accomuna governo, maggioranza e opposizioni in vista delle comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni per il Consiglio europeo del 20 e del 21 marzo, in programma per oggi al Senato (LA NOTIZIA)

Su altri media

La maggioranza trova un’intesa sulla risoluzione da votare oggi, quando la presidente del Consiglio Giorgia Meloni - dopo tre mesi di assenza dalle aule parlamentari - tornerà ad affrontare l’emiciclo del Senato per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo in agenda giovedì e venerdì a Bruxelles. (ilmessaggero.it)

Più che con la penna, la premier e i capigruppo incaricati di stilare la risoluzione unitaria di maggioranza hanno lavorato col bianchetto. «Aggressione», per esempio: Meloni la ha ripetuta ogni giorno per due anni e mezzo a proposito dell’invasione russa dell’Ucraina. (il manifesto)

E relegare le eventuali trappole al dibattito parlamentare, dove la Lega promette di tenere il punto anche su ciò che più separa il Carroccio dagli alleati, fino a minacciare di sostenere – se verrà votata per parti separate – la mozione … Evitare spaccature. (Il Fatto Quotidiano)

Intanto, Palazzo Chigi e maggioranza hanno lavorato ad una risoluzione unitaria per escludere il rischio di crepe interne di fronte invece ad un'opposizione divisaIl Movimento 5 stelle si oppone al piano di riarmo europeo, è vicino alle posizioni dei leghisti che però hanno garantito di voler seguire i pareri del governo. (LA STAMPA Finanza)

E così le bozze della risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni della premier alla vigilia del… Non è stato così difficile, in realtà. (La Stampa)

Ma la risoluzione di maggioranza che verrà presentata oggi in Parlamento in vista del Consiglio europeo di giovedì si terrà comunque ben lontano da tutti i temi più divisivi. (il Giornale)