SIRIA: I MUSULMANI RAPISCONO E FORSE TORTURANO I CRISTIANI
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Purtroppo, la persecuzione dei cristiani nella “Valle dei cristiani” (Wadi al-Nasara) in Siria, abitata in maggioranza da greci originari di Antiochia, è in aumento. Dopo aver conquistato Damasco e rovesciato il regime siriano di Assad nel dicembre 2024, le forze del gruppo terroristico Hayat Tahrir al-Sham (Hts) affiliato ad al-Qaeda hanno esortato i residenti della Valle dei cristiani a consegnare tutte le armi in loro possesso per autodifesa, affermando che i civili non sarebbero stati feriti. (L'Opinione)
Se ne è parlato anche su altri media
Dopo l’insurrezione guidata da gruppi armati fedeli ad Assad, avvenuta il 6 marzo, la Sicurezza nazionale siriana ha attaccato violentemente centinaia di civili; in pochi giorni sono stati uccise più di mille persone, secondo le stime dell’Osservatorio per i diritti umani, che da quasi 20 anni monitora e documenta le violazioni nel paese. (Piuculture)
Ci appelliamo alle autorità del Paese affinché pongano rapidamente fine a questi attacchi, che sono incoerenti con tutti i valori umani, morali e religiosi“. Sos Damasco. (In Terris)
Sono passati i primi cento giorni dalla caduta del regime degli Assad. Un periodo relativamente breve se si confronta con la dittatura, durata oltre mezzo secolo, che ha visto il governo della Siria passare in eredità dal padre Hafiz al figlio Bashar. (Valigia Blu)
Città del Vaticano A oltre tre mesi dalla caduta del regime siriano, sotto l’offensiva delle forze guidate da Hayat Tahrir al Sham (Hts), in Siria si continuano a consumare «atti violenza e di vendetta», «soprattutto nelle zone degli alawiti». (Vatican News - Italiano)
Di Giuseppe Gagliano – (Notizie Geopolitiche)
Tre mesi dopo, potrebbe aver scoperto che governare la Siria si sta rivelando più difficile del conquistarla. Ahmed al-Sharaa, ex leader di al-Qaeda e ora aspirante tecnocrate, l'8 dicembre scorso ha guidato una fulminea offensiva che ha portato alla caduta del presidente siriano Bashar al-Assad e alla presa di Damasco (WIRED Italia)