Battuta d'arresto per i vini di pregio
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Il mercato del lusso, che nel 2023 aveva raggiunto il record di 1.500 miliardi di euro, ha subito una frenata nel 2024, perdendo circa il 2 per cento e fermandosi a 1.478 miliardi di euro. Le incertezze geopolitiche e la sofferenza del mercato asiatico, in particolare quello cinese, hanno pesato notevolmente su questo calo. Il report dell'Osservatorio Altagamma, presentato a Milano il 13 novembre, ha evidenziato una perdita di 50 milioni di consumatori in due anni e una diminuzione della fiducia nei confronti del settore. Tuttavia, si è registrato un trend in controtendenza: il lusso esperienziale e il benessere sono in aumento del 5 per cento.
Lo studio di Altagamma-Bain sul mercato mondiale dei beni di lusso ha indicato un calo delle vendite del 2% nel 2024, dopo molti anni di crescita ininterrotta. Anche il comparto della moda uomo made in Italy ha rallentato, come indicano i dati diffusi in occasione della presentazione della prossima edizione di Pitti Uomo, che inizierà il 14 gennaio a Firenze. Nonostante le difficoltà del 2024, il 2025 è visto crescere del 3%, a patto che si riveda la strategia verso i clienti. Secondo l'edizione 2024 dello studio Altagamma-Bain, resta elevato il desiderio dei consumatori di vivere esperienze di eccellenza, cresciute del 5%.
Andrea Guerra, CEO di Prada, ha sottolineato l'importanza di far innamorare i clienti dei prodotti, un aspetto cruciale per riconquistare i consumatori, in particolare i più giovani, puntando sulla creatività e la personalizzazione. I grandi nomi del lusso hanno già mostrato nei loro conti che il 2024 è stato il più difficile degli ultimi 15 anni, al netto del Covid. La performance del 2025 dipenderà dalla capacità delle società di riconquistare i clienti, in particolare i più giovani, puntando sulla creatività e la personalizzazione.
In Germania, la concorrenza del gigante asiatico alle gloriose auto tedesche è ormai un'ossessione. La settimana scorsa, uno dei maggiori quotidiani tedeschi, la Frankfurter Allgemeine Zeitung, ha titolato: «Chinas Porsche-Killer», il killer cinese della Porsche. Ma va bene temere per le Volkswagen, persino per le Mercedes, le Bmw, le Audi.