A Kabul le donne manifestano contro la discriminazione
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Nei giorni scorsi il governo dei talebani ha stabilito che le donne non possono viaggiare, se non accompagnate da un parente di sesso maschile.
Lo riporta l'emittente afgana Tolonews, pubblicando il video della protesta in cui si vedono donne con uno striscione su cui è scritto "odiamo la discriminazione".
Diverse donne hanno manifestato a Kabul, in Afghanistan, contro la discriminazione e l'ingiustizia sociale. (Rai News)
La notizia riportata su altre testate
Kabul, spari contro le donne afghane che manifestano contro le leggi dei talebani: “Siamo vigili, odiamo la discriminazione”. Le afghane sono tornate in piazza per protestare per i loro diritti, dopo le ultime misure restrittive e discriminatore imposte dai talebani, che hanno bloccato la manifestazione, sparando in aria colpi d’arma da fuoco. (il Dolomiti)
- Advertisement -. Hanno detto che l’Emirato Islamico sta allontanando le donne dalla società imponendo limitazioni. - Advertisement -. AgenPress – Diverse dozzine di donne hanno organizzato una protesta chiedendo che i loro diritti all’istruzione, all’occupazione e alla libertà sociale fossero onorati. (Agenpress)
“Il leader supremo dell’Emirato islamico, Mawlawi Hibatullah Akhundzada ha emesso un decreto che copre tutti gli aspetti della vita delle donne”, ha affermato Bilal Karimi, vice portavoce dell’Emirato Islamico Questi gli slogan con cui sono tornate oggi a protestare per le strade le donne afghane, che lamentano il fatto che l’Emirato Islamico stia allontanando le donne dalla società imponendo crescenti limitazioni. (Farodiroma)
multimedia. 2021-12-29T16:52+0100. (Sputnik Italia)
- KABUL, 28 DIC - Decine di donne hanno sfilato oggi a Kabul protestando contro le uccisioni di ex soldati governativi di cui sono accusati i Talebani. Alcuni cronisti e fotografi sono stati fermati, l'equipaggiamento confiscato e le immagini delle macchine fotografiche cancellate. (Gazzetta di Parma)
Secondo un’inchiesta di Al-Jazeera, il capo dell’Isis-Khorasan è un giovane di una ricca famiglia, nato nel 1990 e laureato in ingegneria all’Università di Kabul. È inserito nella lista nera degli Stati Uniti dopo l’accertamento del suo ruolo nell’attacco contro l’aeroporto di Kabul nelle concitate giornate di fuga dalla capitale afghana. (PRESSENZA – International News Agency)