L'outlook della settimana. Il punto al 19 novembre 2024
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In un mondo dove predominano i giganti, l’Europa ha il compito di non essere da meno. Occorre un sistema finanziario forte e stabile Nel suo interessante speech alla Frankfurt Euro Finance Week, Luis de Guindos, vicepresidente della BCE, ha posto l’attenzione sul fatto che “L'inflazione dei prezzi al consumo si è avvicinata al nostro obiettivo del 2%. Ma l'attività economica è stata più debole del previsto: abbiamo rivisto al ribasso le nostre proiezioni due volte, prima dell'estate e a settembre. (Ascom Torino)
Ne parlano anche altre testate
La Banca centrale europea ha diffuso il Financial Stability Review di novembre, il rapporto sui rischi per la crescita economica e la stabilità finanziaria dell'area euro. Nonostante la ripresa, pur debole, la Bce sottolinea diversi possibili fattori di rischio, soprattutto internazionali, per il debito pubblico dei Paesi membri più esposti, come l'Italia. (QuiFinanza)
Il report avverte che le prospettive sono oscurate da incertezze macro-finanziarie e geopolitiche in aumento, insieme a crescenti preoccupazioni per le politiche commerciali. Nel suo ultimo rapporto sulla stabilità finanziaria evidenzia diversi rischi crescenti per la stabilità economica, con l’inflazione che si avvicina al target del 2% e i mercati finanziari che hanno registrato aumenti sporadici di volatilità. (Avanti Online)
L’economia europea si trova di fronte a una tempesta perfetta: la Germania, una volta motore del continente, sta attraversando una crisi economica senza precedenti, mentre la rielezione di Donald Trump ha riportato in primo piano il rischio di una nuova guerra commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea. (il Giornale)
«Gli elementi di vulnerabilità della stabilità finanziaria rimangono elevati in un contesto volatile». (Il Sole 24 ORE)
Di conseguenza, recenti episodi di ampliamento degli spread obbligazionari hanno portato a rinnovate preoccupazioni sulla stabilità finanziaria correlata al rischio sovrano. I mercati finanziari sono diventati sempre più sensibili alle notizie macroeconomiche e politiche, in considerazione degli elevati livelli di indebitamento sovrano in diversi paesi dell'area euro. (LA STAMPA Finanza)
"Mercati finanziari più suscettibili a correzioni improvvise" si legge nel 'Financial Stability Review' (LAPRESSE)