Giacomo Bozzoli in fuga: l'ultimo accesso su WhatsApp e la Maserati ripresa dalle telecamere

Giacomo Bozzoli in fuga: l'ultimo accesso su WhatsApp e la Maserati ripresa dalle telecamere
Today.it INTERNO

Giacomo Bozzoli potrebbe essere in fuga dal 23 giugno, quando ancora la sua condanna all'ergastolo per l'omicidio dello zio Mario, comproprietario di una fonderia a Marcheno, non era ancora definitiva. La Maserati Levante intestata all'imprenditore sarebbe stata ripresa alle 5.51 mentre transitava al casello di Manerba, in provincia di Brescia, due minuti più tardi Desenzano e alle 6.03 anche in un casello successivo. (Today.it)

Su altri giornali

Il 39enne condannato in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio e la distruzione del cadavere dello zio Mario, l’8 ottobre del 2015, non si è fatto trovare all’appuntamento con i carabinieri che avrebbero dovuto portarlo in carcere e, insieme alla compagna e al figlio di 8 anni, è svanito nel nulla. (La Stampa)

I carabinieri hanno ricostruito l’ultimo percorso di Bozzoli prima di sparire. E due minuti più tardi da Desenzano. (Open)

A spiegarlo è Pier Luigi Maria Dell'Osso, il magistrato che nel marzo 2018, a capo della Procura di Brescia, avocò l'inchiesta sulla "scomparsa" dello zio Mario Bozzoli e nel 2020 chiese il rinvio a giudizio solo a carico di Giacomo Bozzoli. (ilmessaggero.it)

Giacomo Bozzoli in fuga all’estero in Maserati, con lui la moglie e il figlio di 9 anni

Giacomo Bozzoli è sparito nel nulla. Da quando i carabinieri, due ore dopo la lettura della sentenza, hanno cercato i contattarlo al suo domicilio per portarlo in carcere, Bozzoli è latitante. (Liberoquotidiano.it)

A Soiano, nel paese sulla sponda bresciana del lago di Garda, i Bozzoli da qualche anno hanno una villa molto bella, in una posizione invidiabile. (leggo.it)

Giacomo Bozzoli è fuggito all’estero, forse in Francia, a bordo della sua Maserati. Il 39enne, condannato in via definitiva all’ergastolo due giorni fa per aver ucciso lo zio Mario, imprenditore del Bresciano gettato nel forno della fonderia la sera dell’8 ottobre 2015, è ancora irreperibile. (L'Unione Sarda.it)