Imprenditore ucciso. Il padre di Bozzoli: «non so dove sia Giacomo»

Imprenditore ucciso. Il padre di Bozzoli: «non so dove sia Giacomo»
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Panorama INTERNO

«Sono nel letto, ho fatto un mezzo infarto. Dove è Giacomo? Non lo so davvero». Sono le parole di Adelio Bozzoli, il padre di Giacomo condannato all'ergastolo per la morte dello zio Mario e svanito nel nulla dopo la sentenza della Cassazione. Adelio ha risposto al telefono e ha detto di non sapere nulla sul figlio, 39enne, che risulta essersi connesso a whatsapp l'ultima volta la notte del 24 giugno scorso. (Panorama)

Su altre fonti

Non ci arrivò mai. Mario Bozzoli, 50 anni, imprenditore, scomparve dalla fonderia di Marcheno la sera dell’8 ottobre 2015: alle 19.12 chiamò la moglie Irene – che non immaginava sarebbe stata l’ultima volta in cui gli avrebbe parlato – per dirle di essere in ritardo, che si sarebbe fatto una doccia, cambiato, e l’avrebbe raggiunta in un ristorante sul Garda. (Corriere della Sera)

Sarebbe in fuga in un Paese estero confinante con l'Italia e con la famiglia Giacomo Bozzoli, condannato in via definitiva all'ergastolo per aver ucciso lo zio Mario gettandone il corpo nel forno della fonderia di famiglia. (Fanpage.it)

A spiegarlo è Pier Luigi Maria Dell'Osso, il magistrato che nel marzo 2018, a capo della Procura di Brescia, avocò l'inchiesta sulla "scomparsa" dello zio Mario Bozzoli e nel 2020 chiese il rinvio a giudizio solo a carico di Giacomo Bozzoli. (ilmessaggero.it)

Giacomo Bozzoli è scappato in Francia? Gli avvistamenti dell'auto e le parole del suocero: “Sono lì”

I suoi quarant'anni intenderà festeggiarli nascosto, solo con moglie e figlio, chissà dove. E chissà con quale animo. Ma il 19 luglio è ancora lontano e la caccia all'uomo ha già varcato i confini nazionali. (il Giornale)

Fuggito in Maserati, con compagna e figlio: Bozzoli superlatitante Secondo i giudici ha ucciso lo zio facendo sparire il corpo nell'altoforno della fabbrica (Ottopagine)

Si continuano a seguire le briciole che dovrebbero condurre a Giacomo Bozzoli, l’uomo di 39 anni condannato in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio dello zio Mario, imprenditore bresciano gettato nel forno della sua fonderia la sera dell’8 ottobre 2015. (IL GIORNO)