Mai visto nel suo paese, spariti anche moglie e figlio. "Via almeno da 10 giorni"

Mai visto nel suo paese, spariti anche moglie e figlio. Via almeno da 10 giorni
Più informazioni:
il Giornale INTERNO

Ascolta ora 00:00 00:00 I suoi quarant'anni intenderà festeggiarli nascosto, solo con moglie e figlio, chissà dove. E chissà con quale animo. Ma il 19 luglio è ancora lontano e la caccia all'uomo ha già varcato i confini nazionali. Di certo Giacomo Bozzoli - sparito dopo la condanna all'ergastolo per l'omicidio e la distruzione del cadavere di suo zio Mario nel forno della fonderia a Marcheno, nel Bresciano - ha lasciato casa con la sua famiglia già da tempo. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La sentenza che lunedì 1 luglio ha confermato l'ergastolo in Cassazione però ha cambiato tutto: ora l'imprenditore 39enne è ricercato. Di lui non si sa più nulla da quando i carabinieri sono andati a cercarlo nella sua villa di di Soiano del Lago. (leggo.it)

L’ultimo accesso su Whatsapp risale alle 3,30 del mattino del 24 giugno. Bozzoli è latitante da più di una settimana e con lui ci sono la moglie Antonella Colossi e il figlio di 9 anni. (Open)

Quello dell'omicidio Bozzoli è uno dei casi di cronaca più inquietanti e misteriosi degli ultimi anni, e parte soprattutto da una certezza: la vittima è stata uccisa e il suo corpo letteralmente polverizzato e fatto sparire: Mario Bozzoli, è stato assassinato e poi gettato nell'altoforno della fonderia di famiglia (Secolo d'Italia)

Giacomo Bozzoli è sparito dopo la condanna all'ergastolo per l'omicidio dello zio Mario

Non ci arrivò mai. Mario Bozzoli, 50 anni, imprenditore, scomparve dalla fonderia di Marcheno la sera dell’8 ottobre 2015: alle 19.12 chiamò la moglie Irene – che non immaginava sarebbe stata l’ultima volta in cui gli avrebbe parlato – per dirle di essere in ritardo, che si sarebbe fatto una doccia, cambiato, e l’avrebbe raggiunta in un ristorante sul Garda. (Corriere della Sera)

Il 39enne è accusato dell'omicidio dello zio avvenuto l'8 ottobre 2015 (LAPRESSE)

Non si hanno più tracce del quarantenne di Brescia da ieri, quando i Carabinieri si sono recati nella sua abitazione a Soiano del Garda per notificargli l'esito della sentenza della corte di Cassazione che ne ha confermato la condanna all'ergastolo per l'omicidio e la distruzione del cadavere dello zio Mario, avvenuto l'8 ottobre del 2015. (La Gazzetta dello Sport)