Atp Finals: Ruud travolto, Sinner in finale con Fritz. 'Voglio fare meglio dell'anno scorso'
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Jannik Sinner ha surclassato il norvegese Casper Ruud in due set (6-1, 6-2) e domani giocherà la finale delle Atp Finals contro lo statunitense Taylor Fritz. «Come lo scorso anno siamo in finale e ci riproviamo, cercando di far meglio. Ma a prescindere dal risultato di domani è stata una settimana piena di emozioni e momenti bellissimi». Sono le parole a caldo di Jannik Sinner dopo la vittoria in semifinale contro Casper Ruud alle Atp Finals. (Gazzetta di Parma)
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I migliori otto tennisti al mondo, per il montepremi più grande della stagione Atp. Tra i protagonisti dell'evento c'è anche e soprattutto Jannik Sinner, che è arrivato all'appuntamento da numero 1 del mondo e che sta confermando quanto di buono fatto vedere nel corso del 2024. (Quotidiano Sportivo)
Dal round robin alla finale. Jannik Sinner ritrova Taylor Fritz sulla strada verso il titolo alle Atp Finals. Dopo il confronto nel girone Nastase, l'azzurro e l'americano si sfideranno di nuovo domenica alle 18, ma stavolta con il trofeo in palio. (Sky Sport)
Giorgetti è stato testimone oculare del percorso che ha portato all'assegnazione delle Nitto ATP Finals all'Italia per la prima volta nella storia del torneo. (SuperTennis)
L'azzurro è stato pizzicato mentre si addestra con un pallone da calcio nelle sale dentro la Inalpi Arena di Torino. Non c'entra nulla con il tennis, che sarebbe il suo sport. (Liberoquotidiano.it)
Foto Ray Giubilo Coperto quanto basta a respingere pochi gradi di un autunno ormai inoltrato, alle prime luci del giorno, guadagnavo già l’ingresso del bar sotto casa. Il locale risponde al nome di ‘Scacco Matto’ e in un clima di riscatto i titolari non esitano a spacciare il loro espresso come ‘er mejo de Ostia Ponente, Levante e perché no, anche di quella centrale’. (TennisItaliano.it)
Per ovvie ragioni di fair play, la pubblicità Lavazza non è mai stata programmata durante i match del numero 1 al mondo, di per sé costellati da ovazioni interrotte soltanto dai venti secondi di religioso silenzio prima dei servizi. (la Repubblica)