Brescia, il dramma dei reclusi: «In quindici in una stanza, facciamo i turni per mangiare seduti»

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ilmessaggero.it INTERNO

«Fa caldo, il sudore scivola sulla pelle e si appiccica sotto i vestiti». È questa una delle prime frasi con cui inizia la lettera scritta dai detenuti dell’istituto Nerio Fischione, il carcere Canton Mombello, in provincia di Brescia, il secondo penitenziario tra gli otto in Italia dove il sovraffollamento supera il 190 per cento. I detenuti questa volta hanno inviato la loro missiva al presidente della Repubblica e a tutti i parlamentari e ai senatori bresciani. (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Della Polizia Penitenziaria. E con loro quella di tutti i Garanti delle persone ristrette, dei Magistrati di Sorveglianza, delle associazioni di volontariato. (Il Dubbio)

Le donne sono solo Paliano, 3. Nella casa circondariale “Giuseppe Pagliei” a fronte di una capienza regolamentare di 513 risultano 621 detenuti, a Cassino sono 215 rispetto ai 200 previsti. (ciociariaoggi.it)

Meno di un carcere su tre in Italia rispetta la sua capienza regolamentare: il 72 per cento circa degli istituti penitenziari, infatti, è sovraffollato, ossia contiene più detenuti di quanti potrebbe accogliere. (Pagella Politica)

Lettera dall'inferno: i detenuti del carcere di Canton Mombello (Brescia) scrivono al presidente della Repubblica

Il Segretario Regionale Osapp Puglia, Ruggiero Damato, analizzandolo, le ultime dichiarazioni su La Repubblica ed altre testate giornalistiche, del Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, il quale afferma che il problema delle carceri sia solo il sovraffollamento dovuto da molti detenuti stranieri, per cui se si mandassero nei propri paesi il problema delle carceri si risolverebbe (ricordo a noi stessi che tale affermazioni e senza accordi con i paesi di provenienza degli stranieri e semplice utopia e propaganda politica), ma tali dichiarazioni visto la gravità della situazione delle carceri ci appaiono alquanto irresponsabili poiché innescano ulteriore rabbia, in particolare tra i reclusi, e certificano che lo stesso sottosegretario è letteralmente scollegato dalla realtà. (LecceSette)

Lo potete fare? Qualcuno se la sente di parlare con noi e aiutarci a trovare soluzioni?». «Abbiamo bisogno di ascolto, di risposte, di incontrarvi e, seduti allo stesso tavolo, di confrontarci. (La Stampa)

Quattro pagine scritte da una ventina di detenuti del carcere Canton Mombello di Brescia, il secondo più sovraffollato in Italia. Ve ne proponiamo uno stralcio, letto da Riccardo Capecci. (la Repubblica)