Così la Corte ha archiviato l’autonomia «appropriativa»
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Una rappresentazione falsa sia dal punto di vista formale, sia in termini sostanziali. Dovrebbe intanto essere noto a tutti che la Consulta giudica le singole norme e non le leggi nel loro complesso, non dà patenti di «costituzionalità», semmai dichiara l’incostituzionalità di quelle disposizioni che si pongono in contrasto con specifici articoli della costituzione. Di tale volontà di stravolgere la portata della decisione della Consulta e di forzare i fatti è sintomatica manifestazione la dichiarazione del ministro Calderoli, il quale afferma: «Ne ho viste di peggio, qui si tratta di sette punti. (il manifesto)
Su altre fonti
La mozione, respinta con 155 no, 124 sì e due astenuti, è stata presentata dopo della bocciatura della legge Calderoli da parte della Corte Costituzionale. Dai banchi delle opposizioni, i deputati hanno mostrato il tricolore e cantato l'inno di Mameli. (Corriere TV)
La legge esiste ancora, ma è stata sventrata dai giudici che hanno sancito l’incostituzionalità di sette suoi punti, chiedendo il coinvolgimento del Parlamento, soprattutto riguardo alla definizione delle competenze relative alle materie Lep. (La Nuova Venezia)
ha dichiarato incostituzionali alcune parti della legge sull’autonomia differenziata, e non tutta la legge nella sua interezza. A sostegno delle loro posizioni, entrambi gli schieramenti hanno portato motivi diversi, concordando però che per comprendere la reale portata della sentenza bisogna aspettare la pubblicazione delle sue motivazioni, attesa per metà dicembre. (Pagella Politica)
Nessuna marcia indietro sull’autonomia differenziata, avverte in aula il ministro agli Affari regionali Roberto Calderoli. Nessuno stop ai tavoli e alle tr… (la Repubblica)
Bagarre in aula alla Camera, dopo il voto con cui è stata bocciata la mozione unitaria delle opposizioni sull'Autonomia differenziata. Dai banchi delle opposizioni, i deputati hanno mostrato il tricolore e cantato l'inno di Mameli. (Liberoquotidiano.it)
I tricolori sui banchi, le grida «vergogna», il coro dell'inno di Mameli. Così ieri alla Camera l'opposizione ha protestato per la bocciatura (155 no, 124 sì e 2 astensioni) della mozione unitaria che chiedeva lo stop dell'autonomia differenziata. (ilgazzettino.it)