Berlino al voto già il 9 marzo: l’austerità fa tremare Scholz

Berlino al voto già il 9 marzo: l’austerità fa tremare Scholz
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Il Fatto Quotidiano ESTERI

La “coalizione semaforo” sembra arrivata a fine corsa. Sin dal primo giorno di questo governo, i tre partiti (Spd, Verdi e Fdp) si sono mal sopportati, ma i cittadini tedeschi pretendono la stabilità. Tra ieri, oggi e domani, il cancelliere Olaf Scholz incontrerà più volte i leader degli altri partiti. Domani è prevista la riunione … (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

In Germania circolano da settimane notizie su un possibile crollo del governo con un ritorno anticipato alle urne, che avrebbe addirittura già una data, il 9 marzo. Il cancelliere Olaf Scholz è allarmato per lo stato di crisi in cui versa il suo governo e vuole vedere i colleghi, il vicecancelliere verde Robert Habeck e il ministro delle Finanze Christian Lindner, in incontri ristretti a tre prima di un vertice di coalizione che si terrà mercoledì prossimo. (Il Fatto Quotidiano)

In primis affetto dalla sindrome della crisi del settore automobilistico. Non se la passano meglio i comparti energivori, come quello chimico e siderurgico che faticano a riprendersi dallo choc provocato dallo scoppio della guerra in Ucraina e dopo che Mosca ha chiuso i rubinetti. (Liberoquotidiano.it)

Bruxelles – Dovrà indossare i panni del pompiere, ma anche quelli del pontiere, il cancelliere tedesco Olaf Scholz quando, a partire da oggi (4 novembre), incontrerà i suoi litigiosi partner di governo per tentare di scongiurare il crollo della barcollante “coalizione semaforo”, l’inedita compagine politica – formata da socialdemocratici, ecologisti e liberali – che governa a Berlino da quando è finita l’era Merkel. (EuNews)

Berlino al voto il 9 marzo: l’austerità fa tremare Scholz

In piena crisi aziendale e nazionale, i primi a cadere sono i biscotti che l’azienda offre ai suoi dipendenti. Comunica un calo degli utili del 64% , la chiusura di tre impianti in Germania, la progressiva eliminazione di 15mila posti di lavoro e la riduzione delle retribuzioni del 10%. (L'Eco di Bergamo)

Comincia die Woche der Wahrheit, intitolano i giornali, la settimana della verità. Non si riferiscono al duello Donald Trump contro Kamala Harris, o non solo, ma alle sorti del governo a Berlino. (Italia Oggi)

Da Il Fatto (sbilanciamoci.info)