Il discorso di Netanyahu al Congresso Usa: «La guerra con Hamas uno scontro di civiltà»

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Corriere della Sera ESTERI

Al culmine del suo discorso, dopo aver liquidato come «utili idioti dell’Iran» i circa cinquemila manifestanti pro Palestina assiepati intorno a Capitol Hill e davanti all’Union Station, Benjamin Netanyahu si paragona a Winston Churchill. Nell’«ora più buia» della Seconda Guerra Mondiale, il premier britannico si rivolse così agli americani: «Dateci i mezzi e noi finiremo il lavoro». Il primo ministro israeliano offre la sua versione: «Dateci più velocemente i mezzi e noi finiremo più velocemente il lavoro». (Corriere della Sera)

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C’era un interlocutore tanto attento quanto invisibile, mai menzionato direttamente, ad ascoltare il discorso di Benjamin Netanyahu al congresso degli Stati Uniti, prima tappa ufficiale del tour del presidente israeliano in America alla ricerca di un sostegno bipartisan prima ancora che si delinei il risultato delle elezioni alla Casa Bianca. (Tempi.it)

Il primo ministro di Israele Binyamin Netanyahu è intervenuto al Congresso degli Stati Uniti per esporre le prospettive di un dopo-guerra nella Striscia di Gaza, che prevedano una possibile intesa tra lo Stato ebraico e i vicini arabi in funzione anti-iraniana. (Limes)

«Da fiero sionista ebreo a un fiero sionista irlandese-americano, voglio ringraziarla per i suoi 50 anni di servizio pubblico e i 50 anni di sostegno allo Stato di Israele», ha dichiarato il leader di Tel Aviv che ha reso omaggio al presidente uscente nelle brevi battute che hanno preceduto il bilaterale dei due leader nello Studio Ovale della Casa Bianca. (Corriere TV)

Usa, sangue e manichini da carcerato: proteste fuori dalla Casa Bianca contro Netanyahu

A Washington, durante le proteste per l'arrivo di Netanyahu al Congresso, bruciano la bandiera americana e gridano «Allah akbar», Allah è grande. (il Giornale)

Questo vale anche per il discorso del premier israeliano Netanyahu al Congresso che è stato disertato dalla candidata Kamala Harris, attaccato pesantemente da Nancy Pelosi. Per avere successo una campagna elettorale americana (e non solo lì) deve contare su un elemento fondamentale, oltre ai soldi: elettori smemorati. (il manifesto)

Dopo le massicce proteste andate in scena mercoledì davanti a Capitol Hill, durante l'intervento di Benjamin Netanyahu al congresso americano, i manifestanti si sono spostati nei pressi della Casa Bianca organizzando giovedì un altro sit-in contro la guerra a Gaza. (Il Sole 24 ORE)