Betta al Teatro Massimo: la stagione inizia col sovrintendente. In edicola lo speciale di Repubblica
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Con l’approdo a Noi moderati, sono undici i passaggi da un partito all’altro di Marianna Caronia. Una carriera politica vivace e variegata, sebbene la deputata regionale rivendichi (quasi del tutto a ragione) di non essere mai uscita dai confini del centrodestra siciliano. Ma all’interno dei confini c’è un po’ di tutto, nella storia politica dell’isola. E se Caronia ha dimostrato di essere per mo… (La Repubblica)
Ne parlano anche altri media
La nomina Marco Betta ha ottenuto la riconferma nel ruolo di sovrintendente della Fondazione Teatro Massimo. Il via libera è arrivato al termine del Consiglio d’Amministrazione iniziato intorno alle 9 e durato all’incirca un’ora. (ilSicilia.it)
La nomina ufficiale di Marco Betta come sovrintendente della fondazione Teatro Massimo è arrivata giusto in tempo per la partenza della nuova stagione che si inaugura oggi con la prima... (Virgilio)
La notizia era nell'aria da giorni e adesso c'è la conferma ufficiale: Marco Betta è stato riconfermato sovrintendente del Teatro Massimo. Una riconferma "accelerata" anche dalla nomina di Valerio Santoro a direttore del Biondo. (Balarm.it)
Il Consiglio di Indirizzo della Fondazione Teatro Massimo di Palermo ha scelto all’unanimità il compositore Marco Betta come sovrintendente, confermandolo nel ruolo che ricopre dal 2022. La decisione, presa dopo l’analisi dei curricula dei candidati, valorizza l’impegno e i risultati ottenuti durante il suo mandato. (Telesud)
Con l'arrivo del decreto del ministro della Cultura Alessandro Giuli, che ratifica la nomina in... Marco Betta è ufficialmente il 'nuovo' sovrintendente della Fondazione Teatro Massimo. (Virgilio)
«Rivolgo il mio ringraziamento al ministro Giuli per la firma della nomina - dice il sindaco di Palermo Roberto Lagalla - ed esprimo personale apprezzamento per le significative parole che il ministro ha voluto manifestare in riferimento al ruolo che Palermo e il Teatro Massimo avranno in termini di rigenerazione culturale». (Giornale di Sicilia)