Razzi a lungo raggio in Europa: il ritorno della guerra fredda

Razzi a lungo raggio in Europa: il ritorno della guerra fredda
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Corriere della Sera ESTERI

Il summit Nato appena concluso a Washington sancisce il ritorno della logica della Guerra fredda al cuore dell’Europa. I missili americani riprendono a proliferare nel nostro continente in risposta al crescere del pericolo militare russo dopo l’invasione dell’Ucraina il 24 febbraio 2022. Tutto è avvenuto molto in fretta. Quanto l’estate precedente all’aggressione voluta da Putin la debacle afghana era sembrata sancire il declino irreversibile dell’Alleanza atlantica così come si era costituita 75 anni fa, tanto oggi sono state proprio le minacce nucleari sbandierate dal dittatore russo sin dalle primissime ore della guerra, mentre i suoi tank puntavano su Kiev, e poi reiterate negli ultimi 29 mesi, a ridare legittimità e urgenza alla necessità del rafforzamento della difesa collettiva occidentale. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri media

La minaccia russa per l'annuncio di Washington e Berlino di dispiegare vettori di lunga gittata nel Paese europeo. Le vittime potenziali sono le capitali europee". (Fanpage.it)

Una risposta sollecitata dal giornalista della rete televisiva Vgtrk, Pavel Zarubin, che ripropone due temi centrali della propaganda del regime di Vladimir Putin enfatizzati sin dall’invasione dell’Ucraina 29 mesi fa. (Corriere della Sera)

Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha dichiarato che la Russia ha i mezzi per rispondere allo schieramento di missili a lungo raggio Usa in Germania e che, in caso di conflitto, le prime vittime saranno le capitali dell'Ue (il Giornale)

Escalation non credibile. Così lo Zar punta sui timori dell'Occidente

Lo ha detto il portavoce del governo tedesco Steffen Hebestreit, rispondendo a una domanda sulle reazione del Cremlino, che ha dichiarato che le capitali europee sono possibili bersagli dopo l'annuncio dello stazionamento di missili Usa in Germania. (Corriere del Ticino)

Dopo aver denunciato «un ritorno alla guerra fredda» ed aver promesso una «risposta militare», il Cremlino ha avvertito che l'iniziativa americana autorizza la Russia a designare come «potenziali» obiettivi di ritorsione le capitali del Vecchio Continente. (L'Unione Sarda.it)

Le solite minacce di catastrofe nucleare in arrivo da Mosca, il solito terrorismo verbale contro l'Europa «che sta andando a pezzi» (parola di portavoce del Cremlino) e che non dovrebbe permettersi di opporsi al nuovo/vecchio imperialismo russo pena inenarrabili distruzioni. (il Giornale)