Le capitali europee nel mirino della Russia

La tensione tra la Russia e l'Europa è in aumento. Recentemente, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha annunciato che la Russia ha la capacità di rispondere al dispiegamento di missili a lungo raggio che gli Stati Uniti intendono dispiegare in Germania a partire dal 2026.

Ha aggiunto che le potenziali vittime in questo scenario saranno le capitali europee.

Le minacce non sono nuove. In passato, Berlino e Londra sono state spesso prese di mira nei talk show propagandistici e nei post dell'ex presidente Dmitry Medvedev.

Tuttavia, questa volta, le minacce provengono direttamente dal Cremlino, attraverso il portavoce di Vladimir Putin, Dmitry Peskov. In un'intervista alla televisione russa, Peskov ha risposto alla notizia che gli Stati Uniti intendono dispiegare missili a lungo raggio in Germania a partire dal 2026.

Le capitali europee sono ora nel mirino della Russia.

Questa mossa sembra essere una risposta alla pressione esercitata sul Vecchio Continente dopo il vertice di Washington, che ha segnato il ritorno della Guerra Fredda in Europa.

Con il dispiegamento di forze NATO e centinaia di migliaia di uomini, il Cremlino sembra essere spinto a rispondere.

Le minacce di una catastrofe nucleare da parte della Russia non sono nuove. Tuttavia, queste ultime dichiarazioni sembrano indicare un'escalation della tensione.

Nonostante ciò, molti ritengono che queste minacce siano parte di una strategia di terrorismo verbale contro l'Europa, che viene rispolverata ogni volta che una presunta linea rossa viene oltrepassata dagli alleati occidentali dell'Ucraina.

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