Verso il 2 aprile, quali regioni italiane sono più minacciate dai dazi Usa?
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La data definita dal presidente americano Donald Trump come “giorno della liberazione” si avvicina. Vediamo quali aree del nostro Paese hanno maggiormente da perdere dall'introduzione di nuove tariffe da parte degli Stati Uniti (Sky Tg24 )
Se ne è parlato anche su altri giornali
Con le migliaia e migliaia di bottiglie che cominciano a tentennare, ormai quasi pronte per partire. Qui regna, come ovunque nel settore, la preoccupazione per le voci che arrivano dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, dagli Stati Uniti (LA NAZIONE)
Sassari «L’eventuale introduzione o l’inasprimento dei dazi doganali da parte degli Stati Uniti sui vini italiani rischia di avere conseguenze molto pesanti per l’intero settore vitivinicolo nazionale. (La Nuova Sardegna)
Così il rischio, commenta il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada, è di affossare una filiera come quella dell'auto che già soffre delle decisioni anti-industriali prese negli anni scorsi dall'Unione europea. (TGR Lombardia)

Le parole del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, dalla presentazione della 57esima edizione di Vinitaly, trasudano ottimismo, nonostante le minacce di tariffe al 200% che arrivano da Oltreoceano e nonostante i tanti appelli indirizzati al Governo dalle principali denominazioni e dalle associazioni di settore preoccupatissime per lo stop agli ordini dal mercato statunitense. (Gambero Rosso)
Ventitremila imprese italiane sono particolarmente esposte alla sempre più concreta prospettiva dei dazi statunitensi. Queste imprese rappresentano il 16,5% dell’export totale, per un valore intorno agli 87 miliardi. (ROMA on line)
“Non parliamo di un problema che riguarda solo le grandi aziende – spiega Pala – ma di una possibile crisi per migliaia di cantine, in particolare quelle medio-piccole, che hanno puntato sull’export e per cui il mercato statunitense rappresenta un riferimento fondamentale”. (SardiniaPost)