Giovanni Floris smentisce Vasco Rossi: "Il fascismo non è tornato"

Giovanni Floris smentisce Vasco Rossi: Il fascismo non è tornato
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C'è anche Giovanni Floris tra gli ospiti di Lilli Gruber a Otto e Mezzo. Qui, nella puntata in onda venerdì 1 novembre, si parla di Vasco Rossi. In particolare dell'attacco del cantante ai "nazifascisti che sono tornati". "Abbiamo prodotto un altro nemico, non è tornato e non torna il fascismo - mette subito in chiaro il giornalista di La7 -. Il problema non è questo, è la democrazia illiberale dell'Ungheria e dell'America se Trump torna. (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altre testate

In occasione dell'anniversario della scomparsa, Vasco Rossi in un post sui social ricorda Giovanni Carlo Rossi, il padre morto 45 anni fa, e i due anni passati in un lager nazista.... (Virgilio)

"Il 31 ottobre del 1979 te ne sei andato piegato dalla fatica". Il ricordo del padre, con un delirio sui nazisti al governo. (Secolo d'Italia)

"Durante la guerra, dopo l’8 settembre", scrive Vasco, "il Carlino Rossi era stato preso prigioniero dai tedeschi all’isola d’Elba e portato in Germania, in un campo di lavori forzati, uno di quei 600mila soldati italiani che non hanno accettato, per evitarlo, di combattere per i tedeschi contro i loro fratelli per la Repubblica sociale italiana". (MOW)

Furto di profili social, dopo il danno anche la richiesta di denaro: così operano gli hacker

Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – “Il 31 ottobre del 1979 te ne sei andato piegato dalla fatica. Ricordo ancora il tuo mezzo sorriso, caro papà… dolce e gentile. L’altra metà te l’aveva portato via il campo di concentramento nazista a Dortmund… che avevi dovuto scontare per non esserti piegato alla barbarie del nazifascismo e per non aver accettato di combattere contro altri italiani”. (Dire)

(Adnkronos) – “Il 31 ottobre del 1979 te ne sei andato piegato dalla fatica”. Vasco Rossi ricorda con queste parole il papà, Giovanni Carlo Rossi, a 45 anni dalla scomparsa (morì il 31 ottobre 1979), attraverso un messaggio in un post su Instagram. (OglioPoNews)

Alla violazione dell’account segue, nell’immediato, il cambio dell’e-mail associata al profilo, e, successivamente, una richiesta di denaro. (Frosinone News)