Attacchi contro le basi Unifil, parla il portavoce dell’esercito israeliano: “Un errore, stiamo indagando"

13/10/2024 INTERNO

“Ogni incidente nel quale l’esercito ha forse sparato contro basi di Unifil è un errore, non stiamo puntando contro Unifil. L’Italia è un amico molto importante di Israele, è una amicizia sincera ed anche una alleanza importante”. Sono le parole dell’Idf Daniel Hagari, intervistato dal Tg1, sugli attacchi che negli ultimi giorni sono stati portati dall’esercito israeliano contro le basi Unifil dell’Onu nel sud del Libano (Virgilio Notizie)

Su altri giornali

Ma non ci sono solo le ferite fisiche: a far male sono anche i ricordi di quello che si è visto con i propri occhi e vissuto sulla propria pelle. Nei giorni scorsi le forze israeliane hanno aperto il fuoco sul quartier generale dei custodi della pace dell’Unifil delle Nazioni Unite nel Libano Meridionale, nel corso del quale sono stati feriti due militari della missione. (quotidianodipuglia.it)

Hezbollah ha rivendicato il lancio di un drone questa sera su una base israeliana a sud di Haifa, precisando di aver voluto tendere una 'imboscatà a dei soldati israeliani alla frontiera con il Libano (Gazzetta del Sud)

Via l’Unifil dalla “Blue line” al confine tra Israele e Libano o la vita dei caschi blu dell’Onu è a rischio. «È giunto il momento di rimuovere l’Unifil dalle roccaforti e dalle aree di combattimento di Hezbollah. (L'Unione Sarda.it)

L’attacco ha preso alla sprovvista la popolazione, poiché nessun sistema di allerta è stato attivato, e il sistema di difesa aerea israeliana non è riuscito a intercettare il drone. Secondo le prime ricostruzioni dei media israeliani, che riportano fonti ufficiali dei soccorritori, l’attacco ha causato almeno 40 feriti, di cui alcuni in condizioni gravi e tre in situazioni critiche. (Ultima Voce)

A segno il lancio dal Libano. L'Idf sullo sfondamento in una base Unifil: «Nostro tank era sotto tiro» (Open)

Nel giorno in cui ancora una volta Israele viola lo spazio militare sotto l'egida dell'Onu, con due carri armati che hanno "fatto irruzione" in una postazione dell'Unifil nel Libano meridionale, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni si muove personalmente per far sentire la voce dell'Italia e della comunità internazionale (Secolo d'Italia)