Tempi duri per Assad, pure la moglie si ribella: vuole il divorzio e andare a Londra. Ma per la city non è la benvenuta
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Tempi duri per Assad: ora anche la moglie Asma gli si rivolta contro. L'ex first lady di Siria, secondo quanto riportano siti internazionali e web e che il Tgcom24 ha rilanciato in un ampio servizio, «ha chiesto il divorzio dopo aver espresso insoddisfazione per la sua vita a Mosca». (Secolo d'Italia)
Ne parlano anche altri giornali
L’immagine della benefattrice è definitivamente tramontata una volta che sono emerse le sue mail in cui concordava col regime del terrore del marito e si vantava degli sfarzi in cui viveva. Ma ora Asma al-Assad, moglie del dittatore siriano, “ha chiesto il divorzio dopo aver espresso insoddisfazione per la sua vita a Mosca“. (Il Fatto Quotidiano)
Assad, moglie del deposto presidente siriano Bashar al - Assad, starebbe combattendo contro la leucemia e avrebbe una probabilità di sopravvivenza del 50%. Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Asma al-Assad, moglie del deposto dittatore siriano Bashar, è di nuovo malata di una grave forma di leucemia e ha solo il 50% di probabilità di sopravvivere. Suo padre, Fawaz Akhras, viene descritto “con il cuore spezzato” da fonti in diretto contatto con la famiglia: “Asma sta morendo”, avrebbe detto. (Il Fatto Quotidiano)
Asma al-Assad, moglie del deposto presidente siriano Bashar al-Assad, starebbe combattendo contro la leucemia e avrebbe una probabilità di sopravvivenza del 50%. Lo riferisce The Telegraph, secondo il quale l'ex first lady di origine britannica è stata isolata per ridurre al minimo il rischio di infezione e sta seguendo un trattamento. (Adnkronos)
Asma al-Assad, moglie del deposto presidente siriano Bashar al-Assad, ha chiesto il divorzio dal marito e starebbe brigando per tornare a Londra. Non lei che è nata e cresciuta a Londra, non lei che prima di trasferirsi in Siria lavorava sulla compravendita di fondi speculativi per importanti banche d'affari. (il Giornale)
Duemilaundici, che anno! Febbraio, sui regimi arabi rosseggiava il malinconico occaso della pensione e di primavere fatali, agli eternismi si stavano per sostituire le ore frementi dei delitti, dei fattacci, delle prove finalmente schiaccianti, delle esemplari condanne, degli esili o peggio. (La Stampa)