Canone Rai, Lega e Forza Italia divise: "Sì al taglio", "Ritirino l'emendamento"
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Sulle sorti del canone Rai ancora non ci sono certezze. Restano infatti le divisioni all'interno della maggioranza. La Lega, che ha presentato l’emendamento alla manovra per confermare il taglio da 90 a 70 euro, si dice sicura che, alla fine, si riuscirà "a trovare il giusto punto di equilibrio". "Credo che la maggioranza sia compatta - ha spiegato a LaPresse il capogruppo del Carroccio in commissione Vigilanza Giorgio Maria Bergesio - noi non stiamo sottraendo risorse alla Rai, ma le prendiamo dalla fiscalità generale come condiviso" nella manovra 2024 "da tutto il centrodestra compatto. (Liberoquotidiano.it)
La notizia riportata su altri giornali
"Il canone Rai è un tema divisivo, è stato sancito dal vertice di ieri. Ci sono tante ottime proposte che trovano condivisione di tutta la maggioranza, lavoreremo su quello ", dichiara apertamente il senatore di Forza Italia Dario Damiami, membro della commissione Bilancio del Senato, riferendosi al vertice di maggioranza che si è tenuto ieri a casa del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. (il Giornale)
Diminuiscono le coppie con figli in Italia. E' quanto emerge dai dati dell'Istat resi noti oggi. (Tuttosport)
Alla prima prova dei fatti, l'intesa sbandierata ieri al termine della riunione co… (la Repubblica)
La trattativa interna alla maggioranza si scontra con richieste divergenti e coperture incerte: in poche parole, è molto probabile che non venga ridotto a 70 euro come caldeggiato dalla Lega. La maggioranza ha tracciato una linea precisa sulla prossima Legge di Bilancio: modifiche limitate, condivise tra i partiti di governo e approvate solo se sostenibili dal punto di vista economico. (QuiFinanza)
Sulla legge di Bilancio «il clima è ottimo», aveva detto Antonio Tajani al Corriere della Sera, ma il tema del canone Rai era destinato a spaccare la maggioranza. (Lettera43)
Nonostante il vertice di ieri sera a casa della premier Giorgia Meloni, è scontro nella maggioranza sul canone Rai mentre sulle modifiche alla manovra il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, per ora non va oltre una prudente apertura sugli emendamenti per rafforzare la previdenza integrativa. (Corriere della Sera)