Morto Roberto Herlitzka, da Torino alla conquista di cinema e teatro

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Roberto Herlitzka, professione attore, è morto a Roma all’età di 86 anni. Nasce a Torino dove si forma al liceo ginnasio Massimo D'Azeglio per poi iscriversi alla facoltà Lettere, ma si trasferirà ben presto nella Capitale per frequentare l'Accademia nazionale d'arte drammatica. David di Donatello per Buongiorno notte, la carriera di attore cinematografico si affianca a quella teatrale già a partire dagli anni 70. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

«Ho cominciato a scrivere 4\5 anni fa, per bisogno. Volevo scrivere ciò che mi succedeva in quel periodo e riportare i miei pensieri in musica». Spiega così il giovane rapper come sia nata la sua passione per la musica. (Normanno.com)

Lo sguardo intelligentissimo, il passo lieve, l’eleganza assoluta. Aveva quella faccia scavata dalle rughe, come se fosse stato vecchio fin dall’eternità. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ma era il teatro la sua vita, diretto tra gli altri da Luca Ronconi e Orazio Costa. E aveva recitato il ruolo del cardinale ne “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino (che lo ha inserito anche nel cast di “Loro”). (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

Roberto Herlitzka, addio al grande, ritroso volto del palcoscenico che tanto abbiamo amato

Sarà solo il primo di una lunga serie di pellicole che lo vedranno come interprete della regista italiana. Nato a Torino, debutta sul grande schermo nel 1973, quando Lina Wertmùller lo sceglie per recitare in Film d’amore e d’anarchia, ovvero “stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza…”. (Qui News Valdera)

Per molti era il numero uno proprio per quella sua capacità di stare in scena senza esserci, di ritrarsi un attimo prima degli applausi e dei riflettori. E proprio per questo veniva considerato l’interprete p… (La Stampa)

Con la morte di Roberto Herlitzka, avvenuta stamani alle 9 nella sua abitazione romana, per progressivo deperimento, caldo, ma soprattutto a distanza di due mesi esatti dalla scomparsa della moglie Chiara, s’è spento il volto più severo e asciutto, l’artista più ritroso e cerebrale, l’attore più implacabile e poetico che, possiamo dirlo, ha reso etici e vertiginosi gli ultimi sessant’anni della s… (la Repubblica)