Non solo il 21 marzo, ma ogni giorno diritti e sostegni per le persone con sindrome di Down

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«Questa Giornata – sottolineano dall’ANFFAS, in occasione della Giornata Mondiale della Sindrome di Down di oggi, 21 marzo – possa contribuire a rafforzare consapevolezza sull’assoluta necessità di sostegni e diritti per le persone con sindrome di Down (e per tutte le persone con disabilità), non solo in occasione del 21 marzo, ma ogni giorno» «Sostegni per l’inclusione scolastica per studenti con disabilità e per lo svolgimento degli studi universitari, per entrare nel mondo del lavoro in maniera concreta e avere un lavoro vero con uno stipendio, senza più tirocini infiniti, sostegni per lo sviluppo delle autonomie personali e la vita indipendente, counseling e reti di gruppi di supporto psicologico per le famiglie, una rete di mobilità accessibile che aiuti a potersi muovere in autonomia, comunicazioni e informazioni accessibili: sono solo alcune delle indicazioni arrivate dalla nostra PIAM, la Piattaforma Italiana Autorappresentanti in Movimento, in relazione al tema scelto a livello internazionale per la Giornata di oggi»: lo dicono dall’ANFFAS (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo) a proposito della Giornata Mondiale della Sindrome di Down di oggi, 21 marzo, centrata appunto sul tema Improve Our Support Systems, ossia “Migliorare i nostri sistemi di supporto”. (Superando.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Servizio di Antonella Mazza Teruel. La Giornata delle persone con sindrome di Down. Oltre gli stereotipi (TV2000)

Si stima che nel mondo siano 5,4 milioni le persone con sindrome di Down, circa 38mila in Italia. (Corriere della Sera)

Ogni mattina Ilaria si sveglia nel letto di casa sua, a Bra, e si prepara per andare a lavoro. Sono sette i chilometri che la separano dall’ufficio che lei percorre a bordo degli autobus del trasporto pubblico cittadino. (blog.oggi.it)

Giornata mondiale sulla sindrome di Down. Giambarresi (Aipd): “L’autostima è la vera corazza”

In Italia sono circa 2.500 i soci dell’Associazione italiana persone Down (Aipd), con 55 sedi distribuite su tutto il territorio nazionale. (Foto AFP/SIR) (Servizio Informazione Religiosa)

Matteo ha la sindrome di Down e da lì il “babbo” (come si dice amorevolmente in Toscana, ndr) Sandro Del Rosso ha deciso di rimboccarsi le maniche: “Per me la nascita di un figlio con problematiche non è stata un problema. (Luce)

In Italia sono circa 2.500 i soci dell’Associazione italiana persone Down (Aipd), con 55 sedi distribuite su tutto il territorio nazionale. L’Aipd affianca migliaia di famiglie con figli con sindrome di Down, promuovendo percorsi di crescita e inclusione. (Servizio Informazione Religiosa)