Giornata mondiale Sindrome Down, serve più cultura dell’inclusione

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Giornata mondiale Sindrome Down, serve più cultura dell’inclusione Oggi è la Giornata mondiale della Sindrome di Down. Un giorno per promuovere l’autonomia e accettare la diversità. Servizio di Antonella Mazza Teruel Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)

Su altre fonti

Ma noi dobbiamo chiederlo a voce alta ogni volta". Cole Sibus ha 28 anni e vive a Rowland Heights in California. (Adnkronos)

L’urgenza di fare 100 passi avanti. «Mentre i diritti e le conquiste faticosamente raggiunte dalle persone con disabilità a lavoro, a scuola, nello sport e nella società sono rimessi in discussione e cancellate a colpi di decreti, (il riferimento è alle politiche degli USA ndr) – dichiara Martina Fuga di CoorDown - le associazioni di tutto il mondo insieme a tutte le persone con disabilità non vogliono solo resistere, ma fare cento passi avanti. (la Repubblica)

Matteo ha la sindrome di Down e da lì il “babbo” (come si dice amorevolmente in Toscana, ndr) Sandro Del Rosso ha deciso di rimboccarsi le maniche: “Per me la nascita di un figlio con problematiche non è stata un problema. (Luce)

Come comunità di ricercatori internazionali, con esperienza nel campo di questa condizione genetica, siamo preoccupati che i progressi scientifici a favore della salute delle persone con sindrome di Down rimangano in gran parte sconosciuti e sottofinanziati dagli enti pubblici. (Corriere della Sera)

«Sostegni per l’inclusione scolastica per studenti con disabilità e per lo svolgimento degli studi universitari, per entrare nel mondo del lavoro in maniera concreta e avere un lavoro vero con uno stipendio, senza più tirocini infiniti, sostegni per lo sviluppo delle autonomie personali e la vita indipendente, counseling e reti di gruppi di supporto psicologico per le famiglie, una rete di mobilità accessibile che aiuti a potersi muovere in autonomia, comunicazioni e informazioni accessibili: sono solo alcune delle indicazioni arrivate dalla nostra PIAM, la Piattaforma Italiana Autorappresentanti in Movimento, in relazione al tema scelto a livello internazionale per la Giornata di oggi»: lo dicono dall’ANFFAS (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo) a proposito della Giornata Mondiale della Sindrome di Down di oggi, 21 marzo, centrata appunto sul tema Improve Our Support Systems, ossia “Migliorare i nostri sistemi di supporto”. (Superando.it)

Roberta Zurlo ha 26 anni e vive in provincia di Campobasso. Quello che la fa arrabbiare è non riuscire a spostarsi autonomamente con i trasporti pubblici. Ed è questo quindi il supporto che chiede allo Stato. (Sky Tg24 )