Il boom degli adesivi contro Elon Musk, salvano le Tesla dagli atti vandalici
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Il caso Tesla continua a far discutere in America e nel mondo. Quello che sino a poco tempo fa era probabilmente il marchio di riferimento per quanto concerne le vetture elettriche, è stato trascinato in un tornado politico senza precedenti. Certo la crisi dell'automotive aveva colpito il colosso americano già nel 2024, facendo registrare la prima storica annata per l'azienda priva di crescita. Questo 2025 però si è aperto con alcune esternazioni di Elon Musk, che sta accompagnando Donald Trump in questa sua seconda avventura alla Casa Bianca, che non sono piaciute per niente a tante persone. (Virgilio)
La notizia riportata su altri giornali
Secondo un rapporto del sito 404 Media, non è certo che tutti gli indirizzi elencati appartengano effettivamente a proprietari di Tesla. Problemi di privacy e incertezza (Autoappassionati.it)
WASHINGTON. «La violenza contro le concessionarie Tesla sarà etichettata come terrorismo interno e i colpevoli passeranno attraverso l'inferno», ha dichiarato il repubblicano. (La Sentinella del Canavese)
La soluzione più economica per continuare a guidare i modelli elettrici della casa americana è diventata così quella di 'prendere le distanze' a parole. (Adnkronos)
In un'intervista a Fox News, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che le auto Tesla incendiate potrebbero essere perseguite come “atto di terrorismo”. Le riprese dei droni sul centro di vendita mostrano le auto danneggiate, e sulle porte dell'edificio la scritta "RESISTERE". (la Repubblica)
Los Angeles, 15 mar. (il Dolomiti)
L'Fbi indaga sul caso, non escludendo la pista terroristica. Non ha dubbi in tal senso Elon Musk, Ceo di Tesla, che su X commenta le immagini dell'incendio in maniera lapidaria: «Terrorismo». (ilmessaggero.it)