Donald Trump? L'Ue trema per i dazi: perché brinda solo Giorgia Meloni

Donald Trump? L'Ue trema per i dazi: perché brinda solo Giorgia Meloni
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Liberoquotidiano.it INTERNO

Fausto Carioti 08 novembre 2024 Prima regola che i leader europei devono darsi per sopravvivere al Trump 2, e magari uscirne meglio di come ci entreranno: non sarà come il Trump 1. A palazzo Chigi lo hanno messo in conto da tempo. Nel 2017 il presidente degli Stati Uniti non aveva dalla propria parte tutto il Partito repubblicano - che peraltro dopo due anni cedette il controllo della Camera dei rappresentanti ai rivali democratici - e la Corte suprema, l’equivalente della nostra Corte costituzionale, non era d’impronta conservatrice (ha provveduto lui, poi). (Liberoquotidiano.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Spingendo la Fed ad alzare i tassi di interesse, con possibile effetto a cascata anche sui mutui italiani. Contemporaneamente, però, la rielezione di Donald Trump alla Casa Bianca, vista la sua predilezione per una politica dei dazi, potrebbe creare una nuova spirale inflattiva. (ilmessaggero.it)

Il problema ruota tutto attorno alla politica protezionista del nuovo presidente Trump che ha annunciato l'arrivo di dazi contro le merci importate dall'estero. (Italia Oggi)

Dazi Usa e made in Italy. Quanto costerà al nostro Paese la scelta di Donald Trump? La stretta del tycoon potrebbe pesare fino a 9 miliardi per l'Italia. Tra i settori più colpiti la moda, il cibo, la meccanica (LAPRESSE)

De Pascale teme i dazi: "Il nostro export a rischio. Serve una svolta europea"

(Alexander Jakhnagiev) (il Giornale)

Negli ultimi mesi, nei discorsi e nelle interviste della campagna presidenziale statunitense, sono state avanzate diverse nuove proposte sui dazi, tra cui una tariffa universale dal 10% al 20% sui beni importati, una tariffa del 60% sulle importazioni dalla Cina e una tariffa del 200% sui veicoli prodotti in Messico. (Morningstar)

"Le spinte protezioniste e le politiche dei dazi che Trump ha sempre promosso – ha affermato ieri il candidato governatore per il centrosinistra, commentando la rielezione del 47esimo presidente degli Stati Uniti –, creano non poche preoccupazioni per le nostre eccellenze agroalimentari che vedono negli Stati Uniti uno dei principali mercati di export. (il Resto del Carlino)