Trump nomina all'Fbi il fedelissimo Patel per affondare il bureau
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NEW YORK Nulla più della scelta di Kash Patel come capo dell’Fbi evidenzia la distanza fra il Trump del primo e del secondo mandato e la sua volontà di provocare un terremoto nelle istituzioni democratiche, radendo al suolo un sistema giudiziario e di polizia nel quale vede un deep state a lui ostile. Donald Trump scoprì Patel, un procuratore impegnato a dimostrare la falsità della tesi di un appoggio della Russia di Putin alla sua candidatura, nell’ultimo anno di presidenza. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altre fonti
Donald Trump sceglie un “vendicatore” per guidare l’Fbi e liquida l’attuale direttore Christopher Wray con quasi tre annidi anticipo rispetto alla scadenza naturale del suo mandato decennale. (il Giornale)
PUBBLICITÀ Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump continua a svelare i nomi dei membri della sua futura amministrazione, generando non poche polemiche. Domenica, il tycoon ha annunciato che l'imprenditore libanese-americano Massad Boulos, nonché suocero della figlia Tiffany, sarà il suo consigliere per gli affari arabi e mediorientali. (Euronews Italiano)
Era il 2019 quando il distaccamento di Phoenix dell’Fbi ha pubblicato un report in cui si classificava QAnon come una «minaccia di terrorismo interno». Solo 5 anni dopo alla guida del Bureau è stato nominato Kash Patel, fedelissimo di Trump che da anni corteggia e sostiene pubblicamente il “gruppo” complottista. (il manifesto)
E non è un’iperbole. E con il presidente eletto condivide ogni sfumatura della sua agenda e delle sue invettive, da quelle contro il cosiddetto deep state termine con il quale i… (La Stampa)
Ma nulla più della scelta di Kash Patel come nuovo capo dell’FBI rende evidente l’enorme differenza fra il Trump del primo e del secondo mandato. (Corriere della Sera)
Nel corso della campagna elettorale per le presidenziali, Trump ha spesso citato i rivoltosi che hanno partecipato all'assalto al Congresso americano del 6 gennaio 2001, identificandoli come gli “ostaggi J6” – da January 6 – e giurando di scarcerarli in caso di vittoria. (WIRED Italia)