Fuori dagli schermi: come contrastare la dipendenza dei bambini dai dispositivi elettronici e spingerli a vere relazioni sociali
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Conversazioni, letture, escursioni, bicicletta, giochi da tavolo, mattoncini per fare costruzioni, sfide con pistole giocattolo, pranzi in famiglia: la dipendenza di bambini e ragazzi dai dispositivi digitali fa perdere loro esperienze fondamentali, molte delle quali legate all’esterno, all’aria aperta, al movimento e al corpo. A lanciare l’ennesimo, fondato, allarme è un libro della giornalista e scrittrice canadese Katherine Johnson Martinko, Bimbi off line. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri media
Questa sera (giovedì 7 novembre) alle 20:35 a Tutta salute si parlerà de “l’allarme dei pediatri: gravi problemi per bimbi e adolescenti dall’abuso di tecnologie digitali”. I due ospiti della puntata saranno il Dottor Antonio D’Avino – pediatra e Presidente della FIMP, Federazione Italiana Medici Pediatri e il Dott. (News Rimini)
È questo il verbo che il New York Times usa per definire una tendenza che si sta affermando Oltreoceano e, in particolare, a New York. No allo smartphone. (Donna Moderna)
L’esposizione a schermi e dispositivi digitali inizia ormai fin dai primi mesi di vita, con impatti negativi su funzioni cognitive, gestione delle emozioni e relazioni. Homepage h2 (Terra Nuova)
E questi dati così preoccupanti, nonostante l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) raccomandi di non utilizzare dispositivi digitali per i bambini di età inferiore ai 2 anni. (Tecnica della Scuola)
E sempre più ricerche lo dimostrano. Come accade per le droghe, l'utilizzo dei social media attiverebbe il sistema cerebrale della ricompensa, innescando quella che Massimo Ammaniti ha definito propensione alla dipendenza. (Italia Oggi)