Tragico incidente di caccia a Quartu, il Grig: "Quante altre morti servono ancora?"
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Domenica 15 dicembre 2024, sera, pendici meridionali del massiccio dei Sette Fratelli, macchia mediterranea di Mela Murgia, fra i territori comunali di Quartu S. Elena e Quartucciu: due giovani cacciatori di 28 anni, Giacomo Desogus e Matthias Steri, fanno una battuta e non rientrano alle loro case. Dopo rapide ricerche vengono ritrovati dai Carabinieri. “All’origine del decesso, secondo i primi accertamenti dei carabinieri, ci sarebbe un incidente di caccia: uno dei giovani avrebbe sparato accidentalmente alla nuca del secondo e, successivamente, si sarebbe tolto la vita utilizzando il fucile da caccia di proprietà dell’amico, unico titolare del porto d’armi”. (Casteddu Online)
Ne parlano anche altre fonti
Durante la battuta ha perso la vita un uomo di 58 anni, originario di Santa Marina ma residente da anni in una regione del Nord. Secondo quanto riportato dalla stampa nazionale, l’uomo è stato colpito accidentalmente da un colpo di fucile esploso da un compagno di caccia di 44 anni. (Frosinone News)
È stato identificato l’operaio di 32 anni precipitato da una scala esterna in cemento, e non dal balcone come scritto in precedenza, in una palazzina di via Casilina sud a Cassino. (Frosinone News)
(Adnkronos) - Due amici di 27 e 28 anni sono stati trovati morti nelle campagne di Quartu Sant'Elena, nella Città metropolitana di Cagliari. Erano impegnati in una battuta di caccia e, secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, uno dei due avrebbe ucciso l'altro per errore per poi togliersi la vita. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
A un certo punto, il 32enne avrebbe detto ai colleghi che sarebbe uscito sul balcone per fumare una sigaretta senza più fare ritorno all’interno. Una morte tutta da chiarire quella di un trentaduenne che poco dopo le 13:30 di oggi è precipitato nel vuoto mentre si trovava al lavoro. (Frosinone News)
Cialda aveva appena 5 anni ed era stata adottata da una famiglia che l’amava da morire e che l’aveva salvata da una situazione di maltrattamenti. Ma il 30 di novembre a Gonnesa cominciano a sparare petardi e fuochi d’artificio: la cagnolina, completamente senza controllo dalla paura, scappa di casa. (vistanet)
Secondo i primi accertamenti dei carabinieri, uno dei giovani avrebbe sparato accidentalmente alla nuca del secondo e, successivamente, si sarebbe tolto la vita utilizzando il fucile da caccia di proprietà dell’amico, unico titolare del porto d’armi”. (Casteddu Online)