Il ruolo degli Usa e la diplomazia dell’Aise: ecco com’è stata liberata Cecilia
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La svolta è stata diplomatica. E’ stata gestita da Palazzo Chigi in un tandem riservatissimo e diretto con l’Aise, il nostro servizio di sicurezza estero. Ed è arrivata subito dopo il viaggio di Giorgia Meloni in Florida. E’ stato in quel momento che il governo italiano ha capito che la strada principe per ottenere la liberazione di Cecilia Sala non poteva essere quella giudiziaria ma quella poli… (la Repubblica)
Su altre testate
Lei mi aveva dato il suo numero di telefono e io me lo sono segnata in rubrica come “GM”. Questa mattina ero al lavoro, in una riunione al San Raffaele, a Milano, e ho visto questa chiamata: “GM”. (Vanity Fair Italia)
Cecilia Sala, la giornalista italiana detenuta in Iran dal 19 dicembre, è finalmente libera. Il suo ritorno in Italia è previsto nel pomeriggio, con l'atterraggio dell'aereo della presidenza del Consiglio all'aeroporto di Ciampino alle 15.30. (Sky Tg24 )
La paura di un incidente all’ultimo momento cresce, probabilmente a qualcuno torna alla memoria quel precedente finito in tragedia all’ultimo momento, il sequestro di Giuliana Sgrena vent’anni fa in Iraq. (il manifesto)
Il caso di Cecilia Sala ha avuto vari risvolti nel nostro Paese, a partire dal mondo politico. Non ultima, quale contropartita ci sia stata per la liberazione. Servizio di Augusto Cantelmi. Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)
In programmazione per quattro giorni dal 26 al 29 gennaio, la pellicola è stata acclamata dalla critica per il suo approccio innovativo alla narrazione dell’Olocausto. Grazie al suo potente linguaggio cinematografico, il film offre una riflessione profonda sull’orrore della persecuzione ebraica, rimanendo un’opera fondamentale per le generazioni future. (SofiaOggi.com)
È previsto alle 15.30 all’aeroporto di Ciampino l’arrivo dell’aereo che riporterà a casa Cecilia Sala, la giornalista detenuta in Iran dal 19 dicembre e finalmente tornata libera. Un enorme successo della nostra diplomazia, dell’intelligence, del governo e soprattutto di Giorgia Meloni (Nicola Porro)