Kyrgios, nuovo attacco a Sinner: "Penso che molte cose non siano state raccontate"

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Il tennista australiano ha ribadito ancora una volta la sua posizione sul caso Sinner Foto Ray Giubilo Dopo la bufera doping che ha colpito Jannik Sinner, uno dei primi colleghi a criticare quanto accaduto al numero uno al mondo è stato Nick Kyrgios. A poche ore dalla notizia, l’australiano ha commentato la vicenda con toni accesi e adesso ha ribadito la sua posizione agli US Open, dove collabora con ESPN (TennisItaliano.it)

Ne parlano anche altre fonti

Si sfoga sui social Giacomo Naldi, l'ex fisioterapista di Jannik Sinner che è stato licenziato dal campione. Una crema da lui utilizzata per curare una ferita a un dito della mano, contenente una sostanza vietata (clostebol), era finita durante i consueti trattamenti nell'organismo di Jannik. (Today.it)

Evans ha iniziato con parole di sostegno per il collega italiano: “Mi piace Jannik, quello che è successo non è colpa sua”. (LiveTennis.it)

«Sono stato trattato come tutti gli altri. Spero che nessuna altro atleta si trovi nella mia condizione e che la gente capisca che ho potuto continuare a giocare perché abbiamo subito capito come il Clostebol fosse entrato nel mio corpo». (L'Unione Sarda.it)

Kyrgios non dà tregua a Sinner: "Non ci è stato detto tutto. Ha subito un trattamento di favore"

Abbiamo capito subito quale fosse il problema e per questo lo abbiamo detto immediatamente alle autorità, spiegando tutto per filo e per segno. New York, 26 agosto 2024 – “Sono stato trattato come tutti gli altri. (Quotidiano Sportivo)

Che cosa è successo a Jannik Sinner e come è nata questa bufera doping. È il tennista stesso a spiegare per la prima volta ciò che è accaduto. (Abruzzo Cityrumors)

Mentre Jannik Sinner si prepara al suo esordio agli Us Open, non si spengono le polemiche sul caso di doping che l’ha coinvolto. Tra i critici più severi c’è il tennista Nick Kyrgios, che già sui social aveva puntato il dito contro il collega azzurro e nel corso di un programma su Espn, emittente televisiva statunitense, ha ribadito la sua posizione. (L'HuffPost)