Influenza di Capodanno, a letto in oltre 7.700: bambini i più colpiti. Attesa impennata dei casi nei prossimi giorni
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Le sindromi influenzali hanno messo a letto oltre 7.757 umbri nella settimana tra il 16 e il 22 dicembre. Si tratta di 9,08 casi per ogni mille assistiti, su una popolazione totale di 854.300 abitanti. Una tendenza in netto aumento, rispetto alla prima settimana del mese, quando numeri alla mano era poco più di 5 mila i corregionali affetti dalle patologie di cui sopra. E’ quanto risulta dal rapporto settimanale epidemiologico Respirvirnet dell’Istituto superiore di sanità. (Corriere dell'Umbria)
La notizia riportata su altri media
Ora però si teme l'effetto feste di Natale con la coda del Capodanno quando le grandi riunioni di famiglia o le festività riuniscono insieme persone di tutte le età. Nella settimana prima di Natale si sono aggiunti quasi 60omila pazienti, numeri in crescita ma inferiori alla stagione record dell'anno scorso quando il picco arrivò già a fine dicembre con quasi il doppio di incidenza dei casi. (Il Sole 24 ORE)
E’ quanto afferma il virologo Matteo Bassetti, direttore del reparto Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova, il quale aveva già previsto quanto si sta verificando nel nostro Paese a seguito delle festività trascorse in compagnia di amici e parenti. (iLMeteo.it)
Così l'influenza è esplosa, come ampiamente atteso. Evidentemente è normale che sia così, nell'ultima settimana la gente è stata in casa a preparare il cenone" della Vigilia e il pranzo di Natale, i bambini e i ragazzi hanno smesso di andare a scuola e hanno portato i virus in casa con i nonni, gli zii, i genitori, e i parenti vari. (LaVoceDiImperia.it)
Del resto basta fare un rapido scroll sul cellulare per avere un polso (empirico) della situazione: defezioni e assenze causate dai malanni di stagione certo non mancano anche quest’anno. L’influenza – come ampiamente preannunciato – ha iniziato a colpire duramente. (IL GIORNO)
Un po’ le Feste di questi giorni, Natale in famiglia e capodanno con gli amici (magari in piazza). Un po’ le temperature che sono tra le più rigide degli ultimi anni. Un po’ anche che il periodo è questo, non è mica una novità (e, di conseguenza, non c’è proprio nessun allarme da lanciare): stiamo andando incontro al picco influenzale dell’inverno 2024-25. (Liberoquotidiano.it)
Così l'influenza è esplosa, come ampiamente atteso». Evidentemente è normale che sia così, nell'ultima settimana la gente è stata in casa a preparare il cenone» della Vigilia e il pranzo di Natale, «i bambini e i ragazzi hanno smesso di andare a scuola e hanno portato i virus in casa con i nonni, gli zii, i genitori, e i parenti vari. (ilmessaggero.it)