Wall Street poco mossa. Calo dei rendimenti dei Treasury a 2 anni
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Dow Jones S&P-500 Nasdaq 100 S&P 100 Beni di consumo secondari energia beni industriali Amazon Chevron JP Morgan Salesforce Boeing United Health Caterpillar McDonald's MongoDB Warner Bros Discovery Datadog Charter Communications Micron Technology KLA-Tencor Texas Instruments ON Semiconductor (Teleborsa) - Giornata poco mossa per il mercato azionario statunitense, mentre si registrato più movimenti sui rendimenti dei Treasury, dopo che l'inflazione negli Stati Uniti ha accelerato leggermente come previsto a ottobre, confermando le attese per un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve alla sua prossima riunione il mese prossimo. (Finanza Repubblica)
Ne parlano anche altre fonti
Titoli del Tesoro statunitensi e Borse europee giù. Non è chiaro, però, se i movimenti osservati la scorsa settimana abbiano interamente esaurito il proprio potenziale. (Corriere della Sera)
Il Dow Jones ha perso lo 0,86% a 43.911 punti, mentre l’S&P500 ha subito una flessione dello 0,29% a 5.984 punti. In evidenza anche Honeywell International (+3,87% a 233,95 dollari). (SoldiOnline.it)
«Donald Trump si è già dimostrato un amico delle criptovalute durante la campagna elettorale e la vittoria ha alimentato i prezzi». Al momento potrebbe valere la pena investire in criptovalute e azioni statunitensi, spiega all'agenzia Awp Jeffrey Hochegger, esperto di Raiffeisen Svizzera. (Corriere del Ticino)
Arriva la prima battuta di arresto per Wall Street, insieme alla paura crescente per i listini Ue e alla frenata per bitcoin che, dopo aver sfiorato i 90mila dollari ha invertito la rotta viaggiando pur mantendendo i livelli record oltre gli 85mila dollari. (ilmessaggero.it)
Come riporta Financial Times, i livelli di attività per operazioni aziendali, di debito e vendite di azioni sono gradualmente ripresi nel 2024, dopo due anni di in cui gli alti tassi di interesse hanno limitato le operazioni e ridotto le commissioni per le banche di investimento e i gestori di fondi. (Calcio e Finanza)
Una situazione che consentirà al nuovo Presidente di avere un certo margine di manovra nell'attuazione della sua agenda, ma non una totale libertà sotto il profilo fiscale. (LA STAMPA Finanza)