Conte: Salva Casa e decreto liste d'attesa? "Due fregature agli italiani da parte di Giorgia Meloni"
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Conte: Salva Casa e decreto liste d'attesa? "Due fregature agli italiani da parte di Giorgia Meloni" 25 luglio 2024 "Giorgia Meloni rifila due fregature agli italiani. Il piano salva casa che nasconde un condono e che riduce le norme antisismiche. E il decreto liste d'attesa che non mette un euro per saltare le file, lasciando gli italiani con le file lunghissime. Anche per questo stiamo raccogliendo le firme per far saltare l'autonomia differenziata che peggiorerà ulteriormente la situazione della sanità" lo ha detto il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altre testate
“La Strada, insieme ad altri movimenti, partiti, associazioni, sindacati, fa la sua parte nella raccolta firme per il referendumcontrol’autonomia differenziata. (StrettoWeb)
ROMA (ITALPRESS) – “Giorgia Meloni rifila due fregature agli italiani: il piano salva casa che nasconde un condono e che riduce le norme antisismiche, e il decreto liste d’attesa che non mette un euro e lascia gli italiani con le file lunghissime. (La Nuova Sardegna)
“Giorgia Meloni rifila due fregature ulteriori agli italiani“. Giuseppe Conte, arrivando ad uno degli appuntamenti della ‘scuola di formazione’ del Movimento 5 stelle a Roma, boccia gli ultimi due provvedimenti del governo Meloni licenziati dal Parlamento. (Il Fatto Quotidiano)
Su questi temi, invece, serve un surplus di riflessione per capire se ci possano essere ricadute negative per le Regioni del Sud". "Non ho pregiudizi sull'autonomia differenziata. (Il Messaggero Veneto)
È importantissimo raccogliere le firme per coinvolgere le persone e prepararsi poi al referendum nel modo più adeguato. “La raccolta firme ha un valore anche di natura politica, al di là del fatto che il referendum viene richiesto dalle Regioni e che quindi partirà su quesiti indicati dalle Regioni. (PRESS REGIONE)
: «Volete voi che sia abrogata la legge 26 giugno 2024, n. Il quesito referendario è stato depositato il 5 luglio presso la Corte di Cassazione di Roma e (Pagella Politica)
