Gaza, Jebreal a La7: “Netanyahu negli Usa? Vuole più armi per finire il lavoro, cioè lo sterminio e il genocidio dei palestinesi”

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“La visita di Netanyahu a Washington? Quello che vuole è semplice: datemi più armi per finire il lavoro. Bisogna capire qual è il lavoro che vuole finire, cioè lo sterminio totale di Gaza. Netanyahu vuole più armi, più potere, più bombe per continuare a finire lo sterminio e il genocidio dei palestinesi“. Sono le parole pronunciate a In Onda (La7) dalla giornalista della Cnn Rula Jebreal sulla visita del premier israeliano negli Usa, dove ha incontrato il presidente Joe Biden nello Studio Ovale e successivamente la candidata democratica e vicepresidente Kamala Harris (Il Fatto Quotidiano)

Su altre testate

"Non vedo l'ora di lavorare con Biden nei prossimi mesi": lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu incontrando nello studio Ovale Joe Biden e ringraziandolo per il suo sostegno a Israele nei suoi 50 anni di carriera politica. (Tuttosport)

LA MAGGIOR PARTE degli israeliani invece giudica con favore la performance diplomatica di Netanyahu negli Usa. (il manifesto)

Netanyahu parla al Congresso Usa. Trattativa ostaggi-tregua In queste ore si parla anche del discorso, pronunciato negli Stati Uniti, davanti al Congresso: quello di Benjamin Netanyahu. Un discorso in cui il primo ministro israeliano ha descritto la guerra contro Gaza come una reazione alla minaccia internazionale di Hamas. (TV2000)

Il messaggio di Bibi. Che sia Harris o Trump, l'America dovrà occuparsi dell'Iran (di M. Valensise)

Il tutto evidentemente per attirare il voto delle minoranze arabe, musulmane e filo-palestinesi. Per avere successo una campagna elettorale americana (e non solo lì) deve contare su un elemento fondamentale, oltre ai soldi: elettori smemorati. (il manifesto)

In Israele si registra una ripresa del consenso di Netanyahu (dopo mesi in caduta libera), ma la triade Gantz-Lapid-Bennett (nella riproposizione del campo largo dell’esperienza del 36esimo esecutivo di Israele) avrebbe maggiore gradimento di quello del premier e della sua attuale maggioranza di governo. (L'HuffPost)

Per gli americani, alle prese con i colpi di scena di una campagna elettorale durissima, senza precedenti, tra il tentato omicidio di Donald Trump, il ritiro di Joe Biden, la discesa in campo di Kamala Harris (L'HuffPost)