Media, 'Biden ha autorizzato uso Atacms solo nel Kursk'
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Joe Biden ha autorizzato l'Ucraina a utilizzare missili a lungo raggio per colpire le forze russe e nordcoreane solo nella regione russa di Kursk. Lo scrive Axios. La fonte ha affermato che la decisione di Biden è stata comunicata all'Ucraina circa tre giorni fa e che la motivazione alla base di questa decisione è quella di dissuadere la Corea del Nord dall'inviare altre truppe in Russia per la guerra contro l'Ucraina. (Tiscali Notizie)
Ne parlano anche altri giornali
Putin si sta sempre più convincendo che la strada dei negoziati non è poi così distante, ma vuole sedersi al tavolo delle trattative con un vantaggio considerevole sull'avversario. Un'azione che però ha spinto Joe Biden a consentire a Kiev, dopo mesi di estenuanti trattative, l'uso dei missili Atacms in profondità, ovvero in Russia (il Giornale)
Trump Jr: "Vogliono terza guerra mondiale prima che mio padre abbia la possibilità di creare la pace”. (Fanpage.it)
Cosa sono gli ATACMS, i missili a lungo… corto raggio che l’Ucraina ora può usare contro la Russia I missili americani che Biden ha "sbloccato" possono colpire bersagli a 300 chilometri di distanza con una testata da circa 375 chili di esplosivo. (Dire)
L'Ucraina potrà colpire obiettivi militari in Russia con missili a lungo raggio Atacms forniti dagli Stati Uniti. I soldati della Corea del Nord in guerra Il semaforo verde è la risposta al dispiegamento di migliaia di soldati inviati dalla Corea del Nord a sostegno delle forze russe. (LaC news24)
Altro che anatra zoppa. L’attuale presidente, secondo quanto riferisce il New York Times, ha tolto – dopo numerose richieste, sempre respinte, da parte di Volodymyr Zelensky – il veto all’utilizzo da parte dell’Ucraina di missili a lungo raggio forniti dagli Stati Uniti per colpire la Russia (ilmessaggero.it)
Nelle intenzioni del padrone di casa, il presidente brasiliano Lula, il G20 in programma oggi e domani a Rio de Janeiro doveva essere un vertice dedicato al clima e alla lotta contro la povertà, attraverso l’istituzione di una Alleanza Globale contro la Fame e un accordo per tassare di almeno il 2% le circa tremila persone nel mondo che vantano un patrimonio superiore al miliardo di dollari, utilizzando il ricavato, stimato in 250 miliardi di dollari, per contrastare il global warming. (FIRSTonline)