Iran, giro di vite su velo: Parlamento chiede modifiche su controversa legge
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Il Parlamento iraniano ha formalmente richiesto modifiche a un contestato disegno di legge che inasprisce drasticamente le sanzioni contro le donne che non indossano il velo e sul quale anche il... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
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Il velo continua a essere il pomo della discordia e di enormi sofferenze in Iran. Nelle stesse ore si è intanto diffusa la notizia dello stop da parte del presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, attraverso il suo potere di veto, della legge che prevedeva l'inasprimento delle sanzioni per le donne che non rispettano il rigido codice di abbigliamento nella Repubblica Islamica. (il Giornale)
Secondo quanto riporta il giornale Hamashahri, Ali Rabiei, un consigliere del presidente, ha motivato questa decisione parlando delle conseguenze che la normativa potrebbe avere sulla società. (L'Opinione)
Il parlamento iraniano ha formalmente sospeso e chiesto la modifica del disegno di legge che, una volta in vigore, inasprirebbe le sanzioni per chi non rispetta l'imposizione del velo obbligatorio. Probabilmente il governo vuole evitare una nuova ondata di proteste di massa come quelle del 2022 PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)
Il presidente Massoud Pezeshkian ha deciso, insieme al Consiglio Nazionale della Sicurezza iraniano, di non promulgare la controversa misura che impone un rigido codice di abbigliamento che sarebbe dovuta entrare in vigore venerdì il 13 dicembre, dopo il via libera del Parlamento (Luce)
Ma, all’ultimo minuto – anche a causa delle proteste nazionali e internazionali – il Consiglio nazionale per la sicurezza nazionale ha chiesto una pausa per permettere al governo di sottoporre emendamenti al Parlamento (Il Fatto Quotidiano)
«L’attenzione degli avvocati italiani per il rispetto dei diritti umani e dei principi dello Stato di diritto è stata sempre molto alta, tuttavia negli ultimi anni è cresciuta la consapevolezza che occorre una vera propria mobilitazione, in un’epoca in cui la repressione del dissenso ad opera dei regimi autoritari e le guerre in corso, che stanno producendo inauditi massacri di civili, hanno drammaticamente dimostrato che nessun diritto e nessuna libertà possono essere dati per acquisiti per sempre». (Il Dubbio)