Porta Romana, scontro all’incrocio. Rider di 44 anni muore in ospedale
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I soccorsi sono stati immediati, ma le condizioni del ferito sono apparse subito gravissime: è stato trasportato in ospedale, ma circa un’ora dopo il ricovero ne è stato dichiarato il decesso. Troppo gravi i traumi riportati nel violentissimo impatto con un’auto a Porta Romana. Così è morto ieri sera un rider di 44 anni originario del Pakistan, che stava lavorando per l’app di consegne a domicilio Glovo: è il secondo ciclofattorino a perdere la vita sulle strade cittadine, a poco più di sei mesi dalla tragica fine di un trentaquattrenne che con lui condivideva nazionalità e lavoro. (IL GIORNO)
La notizia riportata su altre testate
La bicicletta elettrica del ciclofattorino è rimasta pressoché intatta dopo l’impatto, mentre lui ha sbattuto violentemente la testa sull’asfalto, urto che gli ha causato una profonda ferita. (MilanoToday.it)
A cura di Ilaria Quattrone 1 (Fanpage.it)
I rilievi della polizia locale e la bici elettrica della vittima (Fasani-Ansa)Missing Credit Il ciclista di origine pakistana è stato soccorso in condizioni disperate e trasportato al Policlinico, ma meno di due ore dopo ne è stato dichiarato il decesso: troppo gravi i traumi riportati. (IL GIORNO)
Da lì il rider pachistano partiva tutti i giorni per trasportare cibo in giro per Milano con la sua bicicletta elettrica marca Engwe per la piattaforma di consegne a domicilio Glovo. Alle 20.05 di lunedì 30 dicembre, si è scontrato con l'auto guidata da un quarantatreenne all'angolo tra via Cadore e via Comelico, a Porta Romana: la bici è rimasta quasi intatta, ma nell'impatto l'uomo è caduto a terra e ha battuto violentemente la testa. (IL GIORNO)
La corsa in ospedale è inutile. L'incrocio è regolato da semaforo. (Corriere Milano)
Ma la scia di sangue sulle strade milanesi non si è fermata. "Pensiamo che l’unico numero accettabile di morti sulla strada sia zero". (IL GIORNO)