È morta a 80 anni Rebecca Horn. Artista e femminista, è stata tra le protagoniste della body art

È morta a 80 anni Rebecca Horn. Artista e femminista, è stata tra le protagoniste della body art
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Intervistata da Frieze Magazine trent’anni fa, in occasione di una sua mostra al Guggenheim Museum di New York, Rebecca Horn spiegava: “Quando provi dolore, provi anche un’estrema paura. Ma questo può liberarti, darti una visione più ampia di te stessa e del tuo corpo. Perché uno sciamano talvolta si infligge dolore? Perché il dolore ti porta da qualche altra parte. Per alcune persone, questa è u… (la Repubblica)

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Considerata una delle artiste più influenti della sua generazione, Rebecca Horn si è spenta il 6 settembre, nella sua casa di Michelstadt, in Germania, all’età di 80 anni. Nella sua lunga e prolifica carriera, ha lavorato sul proprio corpo con coraggio e coerenza, sperimentando l’utilizzo di materiali eterogenei, tra scultura, performance e cinema, fino alle installazioni ambientali. (ExibArt)

Esponente della scena artistica femminista legata alla body art già dagli Anni Sessanta, Rebecca Horn muore il 6 settembre 2024 a 80 anni. Nel corso della sua lunga carriera ha esplorato i confini dello spazio attraverso le estensioni corporali costituite da lunghe protesi e sculture, conferendo all’artista un’aspetto surreale che prendeva vita attraverso la performance. (Artribune)

Il suo gallerista americano Sean Kelly è tra i primi ad annunciare, tramite un suo profilo social, la tragica notizia scrivendo della perdita di «una delle artiste più importanti della sua generazione: alla fine degli anni Sessanta Rebecca Horn ha iniziato a creare un’opera costituita da un flusso crescente di performance, film, sculture, installazioni spaziali, disegni e fotografie. (Il giornale dell'Arte)

È morta a 80 anni l’artista Rebecca Horn

Rebecca Horn, una delle artiste tedesche più importanti della sua generazione, è morta nella serata di venerdì 6 settembre nella città di Bad König, nel sud dell'Assia, all'età di 80 anni. (ROMA on line)

Un patrimonio visuale macchinoso, che nessun altro artista è riuscito a inseguire e a far collimare con il proprio. (il manifesto)

Nata a Michelstadt, in Germania, nel 1944, l’artista tedesca Rebecca Horn aveva un rapporto molto speciale con l’Italia e in particolare con la città di Napoli, dove c’è la sua galleria italiana, Studio Trisorio, il museo Madre, che conserva nella collezione permanente la sua installazione “Spirits“, e soprattutto dove realizzò una delle sue più amate opere d’arte pubblica, nel 2002, quando riempì Piazza Plebiscito di 333 “capuzzelle” (dei teschi in ghisa che riproducevano uno dei teschi del Cimitero delle Fontanelle di Napoli), ognuna dotata di una piccola aureola costituita da un cerchio di neon bianco: l’opera si chiamava “Spiriti di madreperla“ ed era una celebrazione del culto dei morti. (Rivista Studio)