Mps corre dopo l’operazione Mef: in Borsa +12% sulla cordata italiana
Articolo Precedente
Articolo Successivo
La Borsa promuove a pieni voti il collocamento del 15% di Mps, fatta dal Mef con la sapiente regia di Giancarlo Giorgetti che ha preferito la difesa dell’italianità della banca e dei suoi risparmi. Il mercato, e non solo, ha apprezzato l’ingresso nel capitale di Rocca Salimbeni di Bpm, che ha rilevato il 5%, di Anima (il 3%, sommato a un 1% già detenuto che diventa 4%), del gruppo Caltagirone (3,5%) e di Delfin (eredi Del Vecchio) 3,5%. (ilmessaggero.it)
La notizia riportata su altri giornali
Alla vendita del 15% del capitale azionario di Rocca Salimbeni hanno partecipato infatti Banco Bpm e Anima assicurandosi insieme una quota pari al 9% del capitale, a cui si sono aggiunti, con circa il 3,5% a testa, il Gruppo Caltagirone e Delfin, holding della famiglia Del Vecchio, investendo entrambe circa 500 milioni complessivi. (RadioSienaTv)
MILANO — Il mercato tratta Mps e Banco Bpm come due sposi verso l’altare. Anche Giuseppe Castagna, a capo di Banco Bpm, si nasconde poco scrivendo ai dipendenti: «Siamo il terzo gruppo italiano e vogliamo crescere ancora». (la Repubblica)
Così Mps vola in Borsa (il titolo ha chiuso ieri a 6,16 euro in crescita dell’11,6%) dopo l’acquisto da parte di Banco Bpm (che beneficia anch’esso dell’operazione a quota 6,97 euro in salita del 3,05%) del 5% del Monte dei Paschi di Siena; Banco Bpm, poi, salirà al 9% in Mps dopo l’opa su Anima che apre la strada a una possibile fusione con la banca senese, anche se il processo non è scontato e i tempi non saranno brevi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
L’operazione con cui il Mef ha collocato sul mercato il 15% del capitale detenuto in Mps “ha questa volta un aspetto decisamente positivo perché è una cessione fatta a premio e non a sconto”. L’osservazione si riferisce al sovrapprezzo del 5% rispetto al prezzo di chiusura del titolo. (LAPRESSE)
«Siamo il terzo gruppo bancario in Italia e vogliamo crescere ancora, pur restando focalizzati sugli obiettivi del piano 2023/2026 e confermando ancora una volta la nostra strategia stand alone». (La Stampa)
A tanto ammonta il valore attuale delle partecipazioni dei due gruppi imprenditoriali nelle banche e nelle assicurazioni italiane. (Milano Finanza)