Suicidi a un passo dalla libertà, il dramma che si può fermare con la riforma di Nordio

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ilmessaggero.it INTERNO

Appena entrati o ad un passo dall’uscita dal carcere. Statisticamente sono questi due i momenti, crudamente fotografati dall’Associazione Antigone, in cui i detenuti italiani tendono a togliersi la vita. Analizzando i quasi 100 «eventi critici» verificatisi all’interno degli istituti penitenziari italiani tra il 2023 e i primi 6 mesi del 2024 , emerge infatti come molte siano le persone che hanno deciso di togliersi la vita in carcere ancora in attesa di giudizio. (ilmessaggero.it)

Su altri media

Loredana Caprara è stata raggiunta domenica nel tardo pomeriggio dalla notizia del suicidio in carcere di Lul Zim Musta, l’uomo di origine albanese ed ex dipendente che l’aveva aggredita il 27 maggio scorso nel retro del ristorante albergo Il Gallo. (il Resto del Carlino)

Del resto, è innocente un terzo dei detenuti italiani, eppure sta dentro. Cinquantotto suicidi dall'inizio dell'anno, l'ultimo domenica scorsa nel carcere di Bologna. (il Resto del Carlino)

Oggi l’ennesimo, questa volta a Rebibbia, dove un giovane detenuto di 30 anni si è impiccato nella sua cella del reparto g12 del carcere romano. Sono già 59 le persone che si sono tolte la vita in carcere dall’inizio dell’anno, alle quali vanno aggiunti i sei agenti della polizia penitenziaria che non ce l’hanno fatta più a reggere il peso della invivibilità in carcere. (Il Dubbio)

“Non ho un lavoro. Non ho nulla. Nessuno crederà in me”. Detenuto si toglie la vita nel carcere di Rebibbia

“Si tratta di una carneficina che ha evidenti responsabilità politiche e amministrative – afferma Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria – 14.500 detenuti in più rispetto ai posti disponibili, 18mila unità mancanti alla Polizia penitenziaria, carenze nell’assistenza sanitaria e psichiatrica, illegalità diffusa e disorganizzazione imperante non si possono affrontare con le chiacchiere del Governo, cui assistiamo anche in queste ore. (Il Fatto Quotidiano)

Lo rende noto Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, spiegando che "si tratta del 59esimo suicidio di un detenuto dall'inizio dell'anno, cui bisogna aggiungere i 6 appartenenti alla Polizia penitenziaria che si sono tolti la vita. (Repubblica Roma)

Così ieri si è ammazzato in cella, nel reparto G12. La libertà? Ai suoi occhi, reclusi nel carcere di Rebibbia dall’agosto 2022, pareva una dannazione. (La Stampa)