Governatrice Sardegna decaduta Todde si contraddice, il 10 marzo 2024: "Ho pagato io le spese elettorali", il 4 gennaio 2025: "Se n'è occupato il mio comitato" - VIDEO
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Due video inchiodano la governatrice della Sardegna Alessandra Todde dichiarata decaduta dal collegio regionale di garanzia che le contesta le spese della campagna elettorale. In una intervista post elezione da Formigli, Todde dichiarava: "Io potrei vivere di altro, ho la mia professione, mi piace lavorare, mi piace l'impresa, mi sono pagata gran parte di questa campagna elettorale e questa ugualmente è una grande libertà". (Il Giornale d'Italia)
Ne parlano anche altri media
Ecco il montaggio di 36 secondi in cui Alessandra Todde si contraddice (palesemente) in due interviste in tv (una a La7 dopo il trionfo contro il centrodestra e l'altra al Tg1 dopo la bufera), confermando la contestazione chiave del Collegio regionale di garanzia elettorale, organo della Corte d’Appello che verifica il rispetto della legge da parte dei candidati. (Corriere TV)
Mentre presenta ricorso per difendersi, il Consiglio regionale e i tribunali si preparano a decidere il suo destino. (Fanpage.it)
E lo è per un motivo banale. La prova dell’incertezza è nell’ipotesi, autorevole, di un cambio di strategia processuale da parte dei legali della presidente. (La Nuova Sardegna)
Di Vito Fiori (SardiniaPost)
"Il 3 gennaio mi è stato notificato dalla Corte d'appello il provvedimento del Collegio elettorale di garanzia sulla decadenza della Presidente Alessandra Todde e ho subito trasmesso l'atto alla Giunta delle elezioni che è già al lavoro. (Tiscali Notizie)
Andare avanti, vedendo cosa succederà, tra molte idee, tutte molto confuse. È il compito dei consiglieri regionali sardi, tornati ieri al lavoro, dopo la deflagrazione della “bomba Todde”. Cioè dell’ordinanza/ingiunzione emessa dal Collegio regionale di garanzia elettorale presso la Corte d’appello di Cagliari, che ha contestato alla presidente Alessandra Todde gravi irregolarità nella rendicontazione delle spese elettorali, e che il 3 gennaio scorso è stata trasmessa al presidente del Consiglio regionale, affinché venga adottato il provvedimento di decadenza. (LA NOTIZIA)