Netanyahu: nessun cessate il fuoco in Libano finché esiste la minaccia Hezbollah

Netanyahu: nessun cessate il fuoco in Libano finché esiste la minaccia Hezbollah
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Agenzia askanews ESTERI

Roma, 15 ott. – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato, durante una conversazione telefonica con il presidente francese Emmanuel Macron, che non intende accettare un cessate-il-fuoco con il movimento sciita libanese Hezbollah fino a quando non sarà sicuro per i residenti nel nord di Israele tornare nelle loro abitazioni e finché esisterà una minaccia alla sicurezza proveniente dal Libano. (Agenzia askanews)

Ne parlano anche altri media

Raid su villaggio cristiano in Libano: tra le vittime donne e bambini 15 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Le intenzioni strategiche di Israele nei riguardi del Libano non potrebbero essere più chiare a due settimane dall’inizio dell’invasione di terra del sud del paese da parte delle truppe di Tel Aviv e quattro giorni dopo il loro primo attacco a una base dell’Unifil, seguito da altri: il governo Netanyahu ha deciso di occupare i trenta chilometri di territorio libanese che vanno dalla “blue line”, confine provvisorio fra i due paesi, al fiume Litani. (Tempi.it)

Lo ha riferito l'agenzia di stampa nazionale libanese (Nna). (Civonline)

Raid su villaggio cristiano in Libano: tra le vittime donne e bambini

Distruzione, danni e macerie nella periferia sud di Beirut, in Libano, dopo quasi tre settimane di attacchi israeliani alla roccaforte di Hezbollah. Israele ha ampliato il suo bombardamento aereo di obiettivi in Libano, colpendo aree sia all'interno che all'esterno dei tradizionali bastioni di Hezbollah, mentre le sue truppe combattevano i militanti oltre confine domenica. (Il Mattino di Padova)

Atri bombardamenti avrebbero interessato anche altri villaggi. In mattinata poi altri attacchi, avvenuti nella stessa zona, hanno coinvolto un gruppo di paramedici della Croce Rossa, alcuni dei quali rimasti feriti, che si trovava nell’area in coordinamento con la missione Unifil per soccorrere i feriti del primo bombardamento. (Vatican News - Italiano)

Gli Stati Uniti, da una parte. L'Iran, dall'altra. (Virgilio)