Ue, Calenda: appoggiamo Fitto, serve rappresentante di peso e valore

Ue, Calenda: appoggiamo Fitto, serve rappresentante di peso e valore
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Tiscali Notizie INTERNO

Roma, 11 set. "Bisognerebbe appoggiare Fitto perché è un politico moderato e soprattutto è l'espressione del governo italiano. Ma che il governo italiano in questo momento non ci piaccia non vuol dire che noi non dobbiamo avere un rappresentante nella Commissione europea di peso e di valore, quindi per quanto ci riguarda l'appoggio c'è". Così Carlo Calenda, leader di Azione, parlando con i giornalisti davanti a Montecitorio. (Tiscali Notizie)

La notizia riportata su altri giornali

Le notizie trapelate sulle scelte della presidente della Commissione Ursula von der Leyen per il suo nuovo esecutivo, che suggeriscono che il suo Partito popolare europeo (Ppe) conquisterà i portafogli più influenti, hanno irritato i Socialisti del Parlamento europeo, che temono di non essere ascoltati nel nuovo mandato. (Euronews Italiano)

Poco importa che l'ex ministro per gli Affari Europei faccia parte di Fratelli d'Italia, il partito della premier Giorgia Meloni che non ha votato Von der Leyen alla Commissione Ue. Anche perché è stata proprio la presidente rieletta a proporre a Fitto una vicepresidenza esecutiva, scatenando la reazione dei socialisti europei, che sull'italiano hanno posto un vero e proprio veto minacciando di togliere il sostegno a Von der Leyen. (ilmessaggero.it)

Cinque anni dopo il Partito democratico ha un improvviso vuoto di memoria e fa sapere che la nomina di Fitto alla Commissione e l’attribuzione della vicepresidenza può diventare un «problema» per la maggioranza che sostiene Ursula von der Leyen. (Liberoquotidiano.it)

Fitto, Ursula tratta con i socialisti. Il Ppe conferma il sostegno a Meloni

Fitto, i socialisti e il bivio del Pd Carlo Bertini (Il Mattino di Padova)

All’indomani delle minacce, c’è una piccola luce in fondo al tunnel, anche se per ora non risolve tutti i problemi di Ursula von der Leyen alle prese con la composizione della sua squadra di commissari a Palazzo Berlaymont. (L'HuffPost)

Non tanto i nomi, quanto soprattutto le rispettive deleghe e la designazione di eventuali vicepresidenti esecutivi, una delle questione su cui ormai da una decina di giorni Socialisti, Liberali e Verdi sono sulle barricate. (il Giornale)