Concessioni autostradali, la riforma parte zoppa

Concessioni autostradali, la riforma parte zoppa
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Approfondimenti:
Il Fatto Quotidiano INTERNO

Parte zoppa la riforma delle concessioni autostradali tanto cara al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini. Dal disegno di legge concorrenza, approvato ieri dal consiglio dei ministri, è stata infatti sfilata la parte che, come denunciato dal Fatto il 25 luglio, scaricherebbe sulle spalle dello Stato oneri e buchi di bilancio delle autostrade … (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

Comuni senza voce in capitolo sui dehors. In attesa del riordino complessivo delle concessioni di spazi pubblici per le attività commerciali, vengono prorogate tout court fino al 31 dicembre 2025 le autorizzazioni e le concessioni rilasciate ai sensi della normativa emergenziale Covid. (Italia Oggi)

La novità però non riguarda immediatamente l'intera rete italiana di oltre 7mila km, dei quali più di 5.700 soggetti al pagamento. Una parte andrà allo Stato. (La Gazzetta dello Sport)

Dalle scatole nere (portabili) delle assicurazioni alla stretta sull’abusivismo per taxi e Ncc. Ma, sempre sul fronte economico, arriva anche il decreto che elimina il cosiddetto redditometro e allarga i benefici fissati per chi accetta di aderire al concordato fiscale preventivo biennale: con la flat tax incrementale sul maggior reddito concordato e con aliquote variabili dal 10 al 15% in base al punteggio Isa (che indica l’affidabilità fiscale). (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Pedaggi, polizze, bar ed autostrade: così la nuova Concorrenza

Approvato in Consiglio dei Ministri il nuovo DDL Concorrenza per il 2024. Diverse le novità: dalla proroga per i dehors al sostegno alle startup innovative, passando per la stretta su taxi e NCC irregolari (Informazione Fiscale)

Svolta senza precedenti per le autostrade italiane. Stavolta non c’entrano le curve ma la decisione del governo Meloni di prevedere che una parte dei pedaggi delle superstrade a pagamento del paese non vada più ad arricchire le casse dei grandi gruppi di concessionari, anche internazionali, ma finisca direttamente in quelle dello stato. (WIRED Italia)

Via libera del governo al disegno di legge annuale sulla concorrenza, il quarto provvedimento previsto dagli impegni del Pnrr. (Corriere della Sera)