Scontri a Bologna, Meloni contro la sinistra: "Tollera i facinorosi"

Scontri a Bologna, Meloni contro la sinistra: Tollera i facinorosi
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
il Giornale INTERNO

L'autunno caldo degli scontri è tornato. Dopo le tensioni nei cortei pro-Palestina, ieri i facinorosi si sono palesati in una Bologna blindata per una doppia manifestazione: da una parte la marcia di CasaPound e Patrioti, dall'altra la protesta dei collettivi, a poca distanza dal presidio Anpi con Nicola Fratoianni e Elly Schlein. L'effetto sembra quasi scontato e prevedibile: non solo l'agitazione a distanza tra i due cortei di attivisti, ma anche scontri tra gli antagonisti e la polizia con tre feriti a bilancio tra gli agenti. (il Giornale)

Ne parlano anche altre testate

Ci sono tre feriti tra i poliziotti, una decina tra i manifestanti, il centro di Bologna blindato per ore, sirene e lacrimogeni e feroci polemiche sulla piazza concessa ai “patrioti” organizzati da CasaPound a una settimana dalle elezioni regionali. (Il Fatto Quotidiano)

Anche oggi a Bologna violenze contro gli agenti di polizia durante un corteo di estrema sinistra, promosso dalla rete filopalestinese di anarchici e antagonisti . (Secolo d'Italia)

"Oggi pomeriggio a Bologna ancora una volta le forze di polizia, schierate a difesa della sicurezza pubblica e della libertà di manifestare, sono state oggetto di vergognose aggressioni e violenze da parte di gruppi di facinorosi. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Schlein, a Bologna per difendere i nostri valori fondamentali

BOLOGNA " In centinaia hanno risposto all'appello di Anpi e Cgil , che in piazza Nettuno si sono ritrovate per protestare contro il corteo di Casapound e della Rete dei patrioti previsto nel... (Virgilio)

In piazza sia i collettivi antifascisti sia 'Riprendiamoci Bologna - Contro degrado, spaccio e violenza' promossa dalla Rete dei Patrioti a cui partecipa anche CasaPound (Adnkronos)

"Siamo qui accanto ai volti di chi ha fatto la Resistenza, sono valori da declinare al presente e al futuro. E oggi vuole dire impegnarsi ogni giorno per la partecipazione delle persone e l'emancipazione delle persone soprattutto di quelle che oggi fanno più fatica. (Il Messaggero Veneto)